Non mi fai paura… ma è solo una mostra

Non mi fai paura… ma è solo una mostra

Chiamiamola pure exhibition domestica. In realtà, si intitola: MMP, Meme Pas Peur! che, tradotto, suona alla guisa di un Non mi fai paura. Ed è proprio dal concetto di resilienza che parte la mostra, di recente inaugurata nella nuova casa milanese della gallerista Martina Simeti. L’intenzione è quella di tradurre agli occhi dei più il racconto di una creatività che non intende arrendersi al difficile momento che stiamo percorrendo.

Un concetto di ‘casa e bottega’, in zona Benedetto Marcello, quartiere tra i più effervescenti per quel che attiene il settore artistico della città meneghina e che, se oggi si apre al pubblico in termini di residenza privata, in primavera si prepara a sfoggiare le bellezze che ospita, come una vera e propria galleria, con tanto di vetrine su strada. 

A curare l’allestimento della geniale collettiva, Davide Stucchi: “Ho conosciuto Davide in occasione di una sua collaborazione con l’artista e stilista americana Susan Cianciolo… Da lì sono nate un’amicizia e una collaborazione”, spiega Simeti.

L’idea di adornare un’abitazione pressoché spoglia con opere di art/design nasce dall’esigenza di “mostrare la versatilità di alcune opere. Oggi i confini tra discipline sono sempre più sottili, anzi, c’è molta collaborazione“, le fa eco Stucchi. E rincalza: “In un momento di difficile visibilità per gli artisti, realizzare una mostra domestica è anche un segnale che abbiamo voluto dare… (nella ricerca di) modi inediti per esporre e concepire le opere“. Di qui deriva la presenza, spessa, di nomi nazionali ed internazionali – più o meno noti – dell’arte e del product & jewel design.

In sostanza, la sensazione che si riceve varcando la soglia dell’appartamento è una sorta di straniamento: una giacca appoggiata sullo schienale di una sedia sconfina, in realtà, ne Il fascino della divisa, opera di Ducati Monroe + Fabio Quaranta. Una divertente spina multipla, confezionata quasi fosse una collana di sfere e cubotti lignei, altri non è se non il frutto collaborativo del duo franco-tedesco Bless. Un lampadario nel corridoio, composto di bulbi in diverse forme, cela in sé l’applicazione dell’artista svizzero Kaspar Müller…

Ecco allora che muri, pavimenti, soffitti… subiscono l’elegante invasione. Gli oggetti di lusso si intrufolano dovunque, appoggiati su un laptop o su una sedia; mescolati, anzi, parte stessa degli arredi. I monili riecheggiano la loro antica funzione di ornamenti, così come gli ambienti della casa suggeriscono tracce di quotidiana esistenza. Eppure,la convergenza inaspettata, esasperata, crea novità. Il dialogo tra architettura, gioiello e design si predispone a nuovi territori di conquista, traccia un linguaggio inedito del comunicare. Si manifesta, in forma di diffusa sinfonia.

E’ insolito vivere con la mia famiglia all’interno di una mostra“, riflette Martina. Ma l’audacia è una compagna a cui non ci si può sottrarre, soprattutto quando ci abita dentro…

Per gli interessati, lo spazio è visibile su appuntamento, fino al 30 aprile 2021, in via Benedetto Marcello, 48.

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