Caro Babbo Natale…
… ti scrivo in ritardo, lo so, ma quest’anno ero troppo presa ad affrontare postumi e conseguenze di una pandemia che, alla luce dei fatti, sembra essercisi affezionata.
Dunque, volevo dirti che mi sono impegnata. Niente colpi di testa: ho mantenuto la distanza di sicurezza, ho indossato, ogni qualvolta il frangente lo richiedesse, la mascherina. Niente assembramenti che mi abbiano vista protagonista. Insomma, ho tentato, per come possibile, di dare il meglio di me, affinché al più presto uscissimo – tutti – dalla situazione di impasse che ci ha condizionato fino ad ora. Considera che pure a Natale ho rinunciato. Al cartone che di solito guardo al Cinema. Allo spettacolo a Teatro di cui, a fine anno, sono solita viziarmi. Alla Palestra, che mi serve, altrimenti come faccio a smaltire i pasti pantagruelici delle Feste? Niente Centri Estetici, con buona pace dei peli che, in barba alle circostanze, mi sono diventati alleati. Amici sinceri, da cui non separarmi… mai.
Insomma, l’hai capito. Ho fatto la brava. Però, adesso, ti prego, non deludermi. Ok ok, mi dirai… il Comitato Tecnico Scientifico sta già rivedendo le proprie posizioni riguardo, ad esempio, alla questione sci. Non mi avevi confidato di voler andare sulla neve? Tuttavia, sulla ripartenza, per quel che attiene gli altri settori – quelli, cioè, che potrebbero far aumentare il numero dei contagi da Covid 19 – gli scienziati frenano ancora.
Guarda – aggiungerai – che la valutazione delle Regioni, che a metà gennaio saranno in fascia gialla, è ben diversa. Pensa che il Cts ha aperto un tavolo tecnico con il Ministero dello Sport per “accelerare i tempi e consentire alle persone e soprattutto ai giovani di riprendere l’attività fisica, al più presto“.
Che sollievo… ma intanto i giorni passano, confessiamolo, e la luce pare ancora lontana.
Lo so, lo so. Non serve neppure che me lo ricordi. L’indice Rpt – che fotografa il numero dei nuovi positivi sui tamponi effettuati – è ancora troppo alto. So pure che il Dpcm in vigore scadrà solo il 15 gennaio. Fintanto che non si giunga alla data in questione, c’è poco da fare. Non dare nulla per scontato, ti raccomandi. Però – ti rammento io – le Associazioni di Categoria premono e sono molti ad aver messo a punto nuove linee guida.
Le palestre
Ad esempio, per quel che riguarda lo sport, si discute sull’eventualità di contingentare ulteriormente il numero degli ingressi, ma anche di impedire ai clienti di poter accedere agli spogliatoi. Entro il 6 gennaio, forse, le prime risposte. Si mira a garantire il rapporto uno a uno, con l’insegnante a disposizioni per lezioni singole. Nelle piscine, si valuta un nuotatore per corsia.
Uffa! Tutta colpa di quella maledetta curva epidemiologica. Ma quando se la pianta di condizionarmi la vita? Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora – mi assicuri – mira proprio a far inserire, nella lista delle riaperture, almeno le specialità che possano essere svolte in maniera individuale.
Cinema e teatri
E che vogliamo dire di Cinema e Teatri? Il 31 dicembre era calcolata – per dirne una – l’uscita si Diabolik dei Manetti Bros. Va bene… posso ancora aspettare… però… persino le sale da concerto non accennano a riaprire. Buon senso – mi suggerisci – e mi richiami ad immaginare lo scenario delle file agli ingressi. Sì… mi duole ammetterlo ma, anche stavolta, hai ragione. Forse un pensierino si potrà fare sui Musei, mi rassicuri. Davvero? Certo, si parla comunque di ingressi contingentati e su prenotazione. Ma magari uno spiraglio – in questo senso – c’è.
Bar e ristoranti
Vogliamo discutere di bar e ristoranti? Quanto bisogna attendere ancora? Non sai che i gestori di attività commerciali sono quelli che, in questo periodo, hanno sofferto di più? Mettiti una mano sulla coscienza! Il protocollo a cui hanno dovuto attenersi è senza dubbio rigido – mi azzittisci – massimo quattro persone, coprifuoco che non lascia via di scampo – ma rifletti sui possibili effetti, se si fosse agito altrimenti…
Eventi e locali
E poi ci sono le discoteche. Sull’argomento, ci ho messo una bella pietra sopra. Ballo a casa ‘da sola’, come il film di Bertolucci. Solo che non sono Liv Tyler e il risultato, sul finire, è alquanto deludente. Dunque? Riguardo a questo come te la cavi? E’ escluso – almeno per i prossimi mesi – che possa arrivare il via libera per i grandi eventi. Mannaggia come sei perentorio? Non potresti fare una deroga? Una sola… piccolina? Tutte le occasioni in cui si preveda un numero alto di persone nello stesso luogo vanno considerate rimosse. E la questione si chiude qui.
Borbotto, ma tanto mi rendo conto che serve a poco. Anzi, a nulla…
Tu mi guardi. Ti avvicini e sorridendo, mi sganci una carezza che farebbe sciogliere il cuore persino a Mefistofele. Poi aggiungi: “C’è una favola che narra di un pesciolino che era in cerca dell’Oceano. Quando al suo Mentore chiese dove fosse, quello gli rispose: Ci sei già. E’ questo l’Oceano“. “Ma no, contestò Lui, questa è solo l’acqua!” E l’altro, inossidabile: “No. Questo è l’Oceano…”
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