Anthony Hopkins: 45 anni senza…

Anthony Hopkins: 45 anni senza…

senza quel seduttore languido, che ti attira piano piano tra le sue trame e poi ti annebbia, giorno dopo giorno. Quel nemico che chiami amico perché ti resta accanto, confidente, quando nessuno più ti sopporta e, a dire il vero, non ti sopporti più nemmeno tu. Quel consigliere facile, che non ti fa pesare chi sei, pronto a riceverti a qualsiasi ora, in qualsiasi posto tu ti trovi… Ti sorride gentile, malizioso. Ti compra, mente a te pare il contrario.

Ebbene, dalla trappola dell’alcol si può uscire. Lo sa bene Anthony Hopkins, che ad 82 candeline spente, ha deciso di condividere l’anniversario di questo fatale divorzio con i suoi fan. Per l’occasione, ha postato un video, su Twitter, che intende anche proporsi come un messaggio di speranza: “45 anni fa, oggi – dichiara solenne – ho avuto un campanello d’allarme. Stavo andando incontro al disastro. Mi stavo uccidendo“.

Non sono un moralista, ma ebbi un presagio. Una vocina che mi diceva: ‘Vuoi vivere o morire?‘ – prosegue l’attore – e mi dissi che volevo vivere. All’improvviso ho provato sollievo e la mia vita è stata straordinaria“. La Star Hollywoodiana ammette di incontrare, tutt’oggi, momenti no, tuttavia invita i suoi interlocutori a “rimanere positivi. Resistere ed essere coraggiosi“.

Quando, nel 1975, dichiarò guerra al bere, Hopkins era appena uscito da un periodo piuttosto burrascoso. Nel 1972, la separazione dalla moglie, Petronella Barker, madre della figlia Abigail, lo aveva segnato e, nonostante sul Grande Schermo cominciasse a considerarsi discretamente affermato – contava, alle spalle, una decina di film, il più importante dei quali era stato, nel 1968, Il leone d’inverno – i problemi lo condussero ad uno stop di tre anni. Assente, tra il 1974 e il 1977, per riprendere, poi, la carriera, grazie ad una serie di interpretazioni che ne segnarono l’inesorabile ascesa – Elephant Man, Il Bounty, 84 Charing Cross Road – fino ad indossare il ruolo che, nel 1991, lo avrebbe consacrato. I panni di Hannibal Lecter non lo resero solo celebre. Il silenzio degli innocenti lo avrebbe inserito di diritto nell’Olimpo degli attori più stimati e di maggior successo. Fama che, da allora, il ragazzo del Galles ha saputo concretizzare, lontano dai fumi di un ammaliante e subdolo Demone. Al rimparo da un pericolo insidioso, poiché celato sotto spoglie ingannevoli.  

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