Quella ‘voglia di sport’ che si porta addosso

Quella ‘voglia di sport’ che si porta addosso

Athleisure: basta la parola per definire un tipo di abbigliamento destinato, solo fino a poco tempo fa, alla palestra oppure alle giornate sonnacchiose accoccolati sul divano e sdoganato, ora, anche alle occasioni formali. La definizione esatta intende: “vestiti casual, disegnati per essere indossati sia per l’esercizio fisico che per l’uso generico“.

Tant’è, abiti sportivi, o comunque ‘comodi’, direttamente sottratti alle occasioni per cui sono nati, per identificarsi con un tipo di indossabilità a largo raggio, che comprenda buona parte del quotidiano. Così, il look da tutti giorni si fa fashion e le combinazioni, in previsione, si contano infinite.

Ci si veste, in virtù dello sport che si intende praticare, in primo luogo. Ma, anche in questo caso, il rango deve rivelarsi degno della nomea. Tessuti high-tech, colori acidi e accessori dallo stile futuristico sono i protagonisti principali di un racconto declinato alla remise en forme, tanto che l’abito non solo qui ‘collima con il monaco’, ma si spinge anche assai oltre.

Lo sporty dress, dunque, scalpita in passerella, per le ultime sfilate A/I 2020-21, mostrando la sua anima sfacciata, bramosa di dettagli stilosi: borsa e racchetta griffata, per Lacoste; tocco da étoile da Emilio Pucci, che sfodera la sua gonna a portafoglio, con applicazioni romantiche e sandali alti. Tendenza active da Gcds, che si fa portavoce di un’immagine di donna grintosa e sensuale. Falcate deluxe per Nike, idolatrata dalla next generation; femminile, con derive unisex, da FWD. E poi sexy da Versace, sprint da Emanuelle Vee, vero rainbow di energia.

E se Dolce & Gabbana punta su proporzioni underwear micro, in consorzio con décolleté e collant effetto calzino, Puma e Charlotte Olympia riconoscono un plateale tributo al mondo circens; focus – in particolare – sulle acrobate. Streetwear che, inaspettatamente, convoglia in ricami e volant che, in quanto a colori, prediligono black e burgundy.

Collezioni che, pur se ‘differenti’ alla partenza, sul lungo corso finiscono per ripagare le aspettative di chi ne indossa i principali capi. Vestiario, da sfoggiare durante una lezione di yoga, una sequenza di addominali, uno scatto sport-chic o una volée da professionista. Perché la classe rimane classe.

LEGGI ANCHE: In primavera, il mondo si colora di ‘green’

LEGGI ANCHE: Saldi ‘are the girl’s best friends’

Commento all'articolo