Un giorno da pecora… purché senza pelo
35 kg di lana. E come ritrovarla lì sotto – ci si chiede – completamente immersa da un mare di pelo? Suggestiva l’idea, inverosimile. Eppure succede. Anzi, è successo, in una foresta dell’Australia, ad una sessantina di km a nord di Melbourne.
I soccorritori si sono imbattuti nella ‘povera’ bestia – come definirla altrimenti – mentre, selvaggia, verteva in condizioni estreme. Motivo, la fitta quantità di pelo che la ricopriva, pari – per capirci – a circa metà del peso di un canguro adulto. Sorpresi? Figuratevi come deve aver reagito chi l’ha depilata.
Una storia misteriosa, quella di Baarack – questo è il nome attribuito all’animale – dal momento che, etichettato sulle orecchie, si presume facesse parte di un allevamento, salvo poi, per motivi sconosciuti, essere stato rinvenuto allo stato brado.
Di fatto, l’infelice rischiava ‘letteralmente’ di soffocare. In effetti – va chiarito – le pecore, con cadenza annua, vanno appunto tosate. Si corre, altrimenti, il pericolo che il pelo, crescendo in maniera incontrollata, provochi all’ovino enormi sofferenze.
“Anche se i suoi zoccoli erano in ottime condizioni, nonostante si sia mossa tra le rocce, era fisicamente messa male. Era sottopeso e, per tutta la lana intorno al viso, riusciva a malapena a vedere”. Così ne descrive lo status, chi ha provveduto a prendersene cura.
Adesso il peggio è passato, per fortuna, e la storia, grazie anche agli scatti di Kyle Behrend, fotografo ed animalista convinto, sta facendo il giro del mondo. Vive, in pratica, la ‘nostra’, una sorta di paradosso, se si pensa che quel che stava per decretarne la fine è diventato, poi, motivo di celebrità.
Lei, superstite quasi per sbaglio, ringrazia a modo suo, inserita, adesso, tra gli esemplari della Missione Edgar. Reduce, così ridotta, dalla triste avventura ma, ancor di più, da se stessa. Eroina di sopravvivenza, coccolata, finalmente, da chi saprà rendersi in grado di salvaguardarne il futuro.
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