Dieta detox, a tre giorni dalla Pasqua

Sottrarre oggi per aggiungere, domani. Due giorni, da trascorrere – Pasqua e Pasquetta – tra uova di cioccolato, pastiere, affettati e timballi ma, in fondo, tempus fugit e, allora, perché affannarsi a rincorrerlo? Meglio goderselo, ‘assaporare’ ogni attimo, via via e, se il timore sono i sensi di colpa, accovacciati proprio sopra le spalle, meglio prevenirli. Del resto, per arrivare alla data tanto attesa – che, del resto c’è poco altro da fare, al momento – pienamente in forma e predisposti alla ‘battaglia’, bastano sole 72 ore.  

Sorta di formula magica, queste, in cui eliminare il di più accumulato durante l’inverno oppure, semplicemente, depurare l’organismo. Allora, largo a frutta e verdura di stagione – che non potrebbe essere altrimenti – e spazio pure a centrifugati, tisane, acqua, soprattutto, ideali per idratare e favorire la diuresi. Consideriamola, se pur un po’ restrittiva, una trasferta, che ci permetta di far ritorno a casa, nel periodo di Festa, più felici.

Dunque, andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta…

PRIMO GIORNO

Per Colazione, si prevedono uno yogurt e un kiwi, a cui potremo affiancare un tè, rigorosamente senza zucchero. Per Pranzo, un uovo sodo e verdura in abbondanza; mentre. a Cena. una zuppa sarà l’ideale per ristoraci.

SECONDO GIORNO

La Colazione del secondo giorno prevede frutta. A Pranzo, invece, insalata in gran quantità e, a Cena, pesce al vapore con verdure.

TERZO GIORNO

Il terzo e ultimo giorno replichiamo la Colazione del primo. In occasione del Pranzo prepariamo un’insalata con gamberi, mentre la Cena completerà i pasti quotidiani con ricotta e verdure.

Due gli spuntini, inderogabili, nell’arco delle 24 ore: uno a metà mattinata, il secondo nel pomeriggio, a base di frutta secca, fresca o centrifugati.

Si tratta, lo ribadiamo, di un regime alimentare piuttosto rigoroso, per questo non va protratto oltre i numeri consigliati. Si tratta di un reset per il metabolismo che, in tal maniera, può riaccelerare subito dopo. Fate conto che sia un regalino, una specie di ‘presente’ con cui viziarvi una volta ogni tanto, ma non va ‘assolutamente’ vissuto altrimenti. Previo consiglio medico.

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