L’ultima ‘caccia alle streghe’ si chiama Mom-shaming
Ma non le avevamo già sentite tutte? Prima c’era il body-shaming, poi il cat-calling… adesso arriva pure il mom-shaming, così siamo al completo. E se, tra i bersagli, nei primi due casi sopra citati, si facevano notare Vanessa Incontrada e Aurora Ramazzotti, questa è la volta di una ‘bella tra le belle‘. Chiariamo, non che le altre due non lo siano, ma questa vive proprio nell’Olimpo delle belle, in quel posto da cui non puoi permetterti di scendere, neppure per un attimo. Anzi, neppure per un figlio.
Accade, così, che in quel di Hollywood, l’illustre Emily Ratajkowski, come suole fare, decida di pubblicare una serie di scatti, ad un mese dalla nascita del suo primogenito. L’intenzione? Promuovere la nuova linea di costumi da bagno. La colpa? in questo caso, l’aver mostrato il proprio corpo, post gravidanza. Ora, direte voi: ‘certo, a così poco tempo dal parto, il rischio di incorrere in commenti sgradevoli esiste‘. Il punto è che la modella si è presentata, immagini alla mano, con pancia ultra piatta e curve da urlo. Risultato: numerosi gli ammiratori. Altrettanto, tuttavia, i detrattori, convinti che non si possa, né si debba offrire un modello di bellezza praticamente ‘irraggiungibile’, che tenda a far sentire frustrate la maggioranza delle neo mamme.
“Come puoi avere quel corpo, dopo aver partorito?“. Rimane stupefatta persino la nostra Chiara Ferragni che, tuttavia, aggiunge, al post, l’emoji di una fiamma, per specificare la significazione ammirata della propria valutazione. Una remise en forme troppo veloce, secondo molti, del resto, anche quella della bionda influencer, al tempo in cui nacque Leone. Ora che è toccato a Vittoria, l’imputazione è di presentarsi al suo pubblico ‘radiosa’, con piega dei capelli e trucco perfetti… troppo presto.
D’altronde, non sono le prime né, probabilmente, le ultime, ad offrirsi in pasto ai Social, con una forma fisica ‘da fare invidia’, subito dopo la gravidanza. E c’è chi le addita di contribuire, in tal modo, nella determinazione di uno standard estetico ‘pericoloso’.
“Penso che sia importante tenere conto dell’ampio impatto che questa immagine avrà e, sfortunatamente, penso che sarà negativo“, riflette Alex Light, tra le paladine americane del movimento Body-positive. Ma chiarisce: “Ricordiamo che non ha mai cercato di far parte di una conversazione, sul tema. Siamo noi che abbiamo proiettato su di Lei questo ruolo. Nel suo account, nel suo spazio, può celebrare il suo corpo, come desidera“.
Stesso dicasi, per la polemica suscitata da Irina Shayk: un’istantanea in bikini, in piscina, che mostrava il suo perfetto fisico da top model, appena diventata mamma. “Il vero problema sono i sistemi in atto, che ci fanno desiderare questa estetica e rifiutarne un’altra in cui, diciamo, è più facile identificarsi”, conclude Alex Light.
“Se torni in forma dopo il parto vieni criticata perché sei in forma. Se te la prendi con calma, allora ti accusano di esserti lasciata andare. Su Instagram, come fai sbagli“. L’amara constatazione è arrivata, a suo tempo, per bocca di Cristina Marino, attrice e fitness influencer che, a maggio 2020, ha partorito la sua prima figlia, con Luca Argentero. Medesima sorte, riservata alla personal trainer Kayla Itsines e a Kate Hudson, che ha scelto di condividere con i follower l’intenso programma di allenamento, con l’obiettivo di perdere 10 chili in circa 4 mesi. Mossa dovuta, per prepararsi al nuovo ruolo in un film.
Non pensiate, non è tutto rose e fiori. Non sono poche quante, anche tra le Star, denunciano la fatica per riconquistare le proporzioni. Blake Lively, a suo tempo, ebbe a dichiarare: “Ho scoperto che non puoi perdere i 27 chili presi durante la gravidanza, semplicemente scrollando Instagram e chiedendoti perché non assomigli a tutte le modelle di costumi…10 mesi per prenderli, 14 mesi per perderli. Sono molto orgogliosa“. Per poi aggiungere: “Non è bello, per le neomamme, vedere che il loro corpo non si adatta alle misure che offrono i marchi. Mi sono sentita insicura, che sciocca. La moda può fare di meglio“.
Dopo di lei, anche la modella Chrissy Teigen, come le è consueto, aveva raccontato il post gravidanza della seconda figlia, in maniera sorprendentemente onesta.
A stupire ancor di più, l’approccio “slow” di Meghan Markle, che si era presentata ai fotografi, neonato tra le braccia, vestita di un candido abito bianco, a metà tra un trench e uno chemisier. Cintura annodata sul punto vita. Un aperto smacco che, puntualmente, le aveva procurato accese critiche.
Tra le tante ‘fuori dai denti’, Ashley Graham ha regalato una tra le narrazioni Social della maternità più veritiere, mettendo in bella mostra assorbenti post parto, allattamento, smagliature, segni e sacrifici: “Nessuno parla del recupero e della guarigione… Volevo dimostrarvi, ragazzi, che non sono solo arcobaleni e farfalle!“.
E come non nominare Gigi Hadid? Pur dovendo posare sulla copertina di Vogue Usa, a dieci settimane dalla nascita della sua prima figlia si è distinta per il buon senso: “So di non essere snella come prima, ma sono anche una persona molto realistica. Mi sono detta ‘sì, scatterò una copertina per Vogue, ma ovviamente non sarò una taglia 0′. E devo dire che, a questo punto, non sento neanche il bisogno di tornare ad esserlo“.
Una carrellata di donne. Alte basse, magre, ‘diversamente’ magre – permetteteci la battuta – cosa importa? Davvero sono i numeri che determinano la bellezza? Ci confrontiamo con la realtà e, sempre più spesso, ci sovviene l’idea – e ci intristisce – che possa tutto ridursi ad equazioni. Ma che volete farci, facciamo parte di un tempo altro, Noi. Quello in cui ci si smarriva di fronte ad uno sguardo. Si rimaneva affascinati da una voce; rapiti, dal carisma di una personalità… roba da vecchi. Anzi, no. Da ‘diversamente giovani’, che non vorremmo mai correre il rischio di offendere nessuno.
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