Angeli… ‘de casa nostra’

Angeli… ‘de casa nostra’

Un po’ come accadeva nelle serie tv…

Il suo nome è Alin Stoian. 39 anni, nazionalità rumena e rappresenta, ormai a tutti gli effetti, l’ancora di salvezza per i bagnanti romani o, almeno, per i villeggianti, presso lo stabilimento balneare Bahia e limitrofi.

In quel del mare – e del lungomare – di Ostia, il nuovo paladino indossa i panni e le fattezze di un bagnino, pronto, alla bisogna, a salvare chi si trova in difficoltà. Così è stato, non meno di due giorni fa. Protagonista dell’accaduto, insieme al ‘nostro’, un 15enne, colto da malore mentre era in acqua. L’uomo è impiegato sul posto già da diversi anni, conosciuto da tutti, ma mai come ora viene acclamato, in veste di eroe.

L’episodio è avvenuto in corrispondenza della spiaggia libera attrezzata, gestita dal Comune di Roma, nota come la ‘Spiaggia della sposa’. Un tratto di arenile che, al momento, è sguarnito dal servizio di bagnini di salvataggio, durante i giorni feriali.

L’intervento di Alin, dunque, si è rivelato provvidenziale.

Era vicino la riva, a circa 5-10 metri. L’ho visto che era con altri dieci amici, avevano bevuto e stava facendo il bagno, quando ha avuto un malore“, racconta.

Non stava molto bene“, continua. “Non respirava più. Si sentiva il battito, ma gli abbiamo fatto tirare fuori tutto quello che aveva bevuto. Gli abbiamo praticato la rianimazione, mentre un collega ha subito chiamato l’ambulanza, con cui poi è stato trasportato nel vicino ospedale di Ostia. Sano e salvo“.

Fin qui, il resoconto. Va sottolineato, tuttavia come, per il baywatcher, questa non rappresenti una ‘prima volta’. Già l’anno scorso gli capitò di rianimare un bambino di 12 anni, in procinto di annegare. L’ennesimo intervento, che apre le porte ad un dibattito di altra natura.

Sono arrivato a casa stanchissimo. Non ce la faccio più a controllare da solo più di 300 metri di spiaggia libera. La questione, da questo punto di vista, rappresenta una bella gatta da pelare: “Questo è un grave problema. La spiaggia confinante con la nostra non è dotata, tranne il sabato e la domenica, del servizio di salvataggio. Così, siamo costretti ad intervenire noi, bagnini degli stabilimenti confinanti. Ma non riusciamo a tenere sempre sotto controllo un tratto di costa così ampio. Il Comune dovrebbe intervenire, al più presto“.

Già all’inizio dell’estate, la neonata A.N.A.B. Lazio, Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti, aveva lanciato un appello. Si era chiesto di “evitare di fare il bagno nei giorni feriali di giugno e settembre sulle spiagge libere di Ostia” poiché “non ci sono marinai di salvataggio“. Adesso la faccenda si amplia. L’estate è in arrivo e la gente ha voglia di respirare… ci sarà da tenere gli occhi ben spalancati.

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