Portami in quell’isoletta tutta verde, nervo pulsante di Manhattan
Il progetto è altisonante, iperbolico, esattamente come, nelle sue diverse manifestazioni, lo sa essere la Grande Mela. Solamente qualche settimana fa, nel cuore dell’eccentrica New York, è stata inaugurata una tra le trovate più attese degli ultimi anni. Little Island, vale a dire architettura, che strizza l’occhio al design, ovvero un parco galleggiante, ricco di spazi verdi, sorretto da ben 132 colonne di cemento a forma di tulipano e riempite di terra.
Nei pressi del Meatpacking District di Manhattan, Little Island si trova al Pier 55 dell’Hudson River e incarna il più vasto spazio aperto, dai tempi della High Line. Fiori e cespugli si stagliano su una piattaforma ondulata di oltre 12 mila metri quadrati, ricoperta di natura. Un’isola, che si traduce come un giardino botanico, in cui sono reperibili 270 varietà di erbe, 65 di arbusti e 35 di alberi.
MA C’E’ DI PIU’…
Non solo spazi verdi, però. Qui, aree gioco e picnic attrezzate la fanno da padrone, oltre ad un imperioso anfiteatro di 687 posti, che offre una spettacolare vista su Manhattan. Il palcoscenico d’eccellenza, per tutta una serie di spettacoli ed eventi, aperti al pubblico.
D’altronde, l’investimento, al riguardo, non è stato certo indifferente. 260 milioni di dollari, messi a disposizione da Barry Diller, rinomato ex magnate di Hollywood e possibile, anche, grazie ai fondi della Diller-von Furstenberg Family Foundation. Un’oasi verde, nel pieno centro cittadino, della cui ideazione va il merito a Thomas Heatherwick e Signe Nielson, dello studio MNLA.
E’ stata concepita e disegnata, del resto, la piccola isola, dai due architetti, evidenziandone le tre principali aree: quella adibita ai punti di ristoro, soprannominata The Play Ground; una seconda, dedicata, appunto, ai festeggiamenti, in cui spicca l’anfiteatro: The Amph e l’ultima, The Glade, riservata ai momenti di relax, per contemplare la natura, in un posto che dà la sensazione di trovarsi fuori dal mondo.
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