Ecosistema ed Open Innovation: Gruppo Unipol si rinnova così
L’ultima o, se volete, la prossima sfida per la categoria degli Assicuratori? Dimostrarsi all’altezza delle sopraggiunte esigenze, da parte dei clienti. Ne fa una questione d’onore – ospite presso il Wired Italia Trends 2022 – Giacomo Lovati, Chief Beyond Insurance Officer di UnipolSai Assicurazioni Spa.
In questo quarto appuntamento, il ‘nostro’, ha voluto soffermarsi, nella propria analisi, sul profondo cambiamento che sta attraversando il comparto Assicurativo.
“La pandemia ha accelerato diverse tendenze“, sottolinea. “È aumentata la percezione del rischio e, di conseguenza, il bisogno di tutelarsi. E tantissime persone hanno fatto l’esperienza, anche per la prima volta, dei servizi digitali“.
Ecco, dunque, l’assunto, che ha condotto GruppoUnipol alla scelta di un rinnovato approccio, basato sui dati, come asset fondamentale, per offrire ad utenti e stakeholder soluzioni, sempre più ampie e personalizzate. Un modello, che permette di rafforzare il legame di fiducia tra le persone e la Compagnia, costantemente al loro fianco.
Quali sono, dunque, gli elementi su cui focalizzarsi? La paura, tanto per cominciare, a fronte dei temi, gettonatissimi, dell’Occupazione e dell’Economia (77%). A seguire, la Sanità (37%) e poi il funzionamento delle Istituzioni (34%). Lo stesso timore del Covid – va specificato – ha subito trend altalenanti.
Altro punto di rilievo è la tendenza a delegare lo Stato degli oneri di tutela nei confronti dei cittadini, a discapito, invece, di una coscienza individuale, che va maturando solo in questo più recente periodo. In termini quantitativi, risulta che soltanto il 9% delle persone si affiderebbe, in pratica, alle polizze assicurative.
In tale contesto, l’offerta – si ragiona – va concepita in maniera competitiva e ‘a tutto tondo‘. L’atteggiamento è quello del problem solving. Ci si muove, quindi, al di là della polizza assicurativa, nella direzione dei servizi aggiuntivi: mobilità, health&welfare e property. L’obiettivo è – per l’appunto – allargare l’offerta a 360°, creando una sorta di “bozzolo di tranquillità” intorno all’assicurato.
Ma come si struttura l’offerta di welfare, ad esempio, al di là del Sistema Sanitario Nazionale? A pensarci bene, lo spazio di intervento è ampio, dal momento che sono ancora molteplici le prestazioni in cui si tende a pagare out-of pocket, vale a dire di tasca propria. Ed è proprio qui che si apre un universo di possibili servizi erogabili, in cui fondamentale è la capillarità della presenza, la prevenzione e l’uso della tecnologia. Accezioni che vedono, attualmente, il Privato più avanti.
E, cambia, pure, la figura dell’assicuratore. Da ‘braccio prolungato della famiglia’, oggi il mestiere si è professionalizzato e mira a rivolgersi a standard più all’avanguardia. A monte dell’efficacia nel proporsi e nel proporre le offerte, abbisogna – tuttavia – la costruzione di prodotti più semplici e, per conseguenza, anche più facili da spiegare.
E, ancora, in una Società più distintamente volta ad una cultura dell’accesso, beni come le abitazioni o le auto, immaginati fino a poco tempo fa, come personali, “non si assicurano. O meglio, lo si fa, ma con modalità evidentemente diverse”. Si passa – cioè – dal concetto del possesso, a quello, più allargato, di piattaforma di servizi.
E, in fatto di Open Innovation, si lavora, alla costante ricerca della condivisione con le varie formule di Start Up, in raccordo, sul piano azionario, con le Aziende direttamente interessate. Loro, in sostanza, partecipano con dinamismo di idee e forza motivante, Unipol, a suo modo, risponde con un pacchetto clienti cospicuo ed invidiabile.
Per quanto riguarda, poi, il fattore dati, come anticipato, è possibile, grazie al loro supporto, disegnare tariffe, più o meno disegnate in relazione alle esigenze del cliente e, di contro, proporre un’offerta mirata, convalidata da una serie di analisi comprovate.
L’interesse consta, soprattutto, nel seguire l’assicurato lungo il suo intero ciclo di transito. Metodo, tra l’altro, a garanzia di un rapporto fiduciario, in cui il richiedente non sia indotto a rivolgersi altrove, poiché già soddisfatto del servizio in atto. Nel momento, del resto, in cui si vende una promessa, per di più una promessa di supporto immediato, in caso di necessità, occorre eccellenza. La scelta, dunque, di allargare l’offerta con servizi che posseggano un uso di frequenza maggiore verte proprio a questo. Continuare, cioè, a rafforzare l’interconnessione Azienda-cliente, tramite una soddisfazione meno saltuaria e più continuativa.
Ultimo tema, dopo welfare e mobilità, quello della casa. “L’Italiano passa in casa il 50% del suo tempo. E, sempre di più, questa attenzione nel vivere l’ambiente domestico prende piede. Anche in questo senso, Unipol si muove, tramite l’intervento e la partnership con una serie di Ditte, atte al pronto intervento.
Ecco, allora, che alla base dell’idea di innovazione, di processo e di prodotto, vige – in sintesi – l’intenzione di rafforzare il core business, ma anche la gamma di servizi offerti. Una sfida aperta, che conta in sé un’instancabile quantità di arterie e diramazioni, attestato di un futuro, tutto ancora da scrivere.
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