Il racconto delle vacanze incerte su e giù per lo Stivale
Risalgono i contagi e riprende pure l’incertezza, quella che frena il turismo delle Feste e lascia vuote 6 camere su 10. Dunque, le più recenti criticità influenzano inevitabilmente anche l’industria turistica italiana. E se, per ora, il fenomeno delle cancellazioni appare circoscritto, già si registra un forte rallentamento delle nuove richieste di servizi, soprattutto per quel che riguarda la domanda straniera. Tanto che, ad oggi, il tasso di occupazione medio delle camere, per il periodo festivo, è pari, solo, al 40%.
L’indagine, effettuata dal Centro Studi Turistici di Firenze, per conto di Assoturismo Confesercenti parla chiaro. Interessato, un campione di 1.332 imprenditori della ricettività.
Certo, le cifre raccontano di un risvolto meno drammatico di quello dell’anno precedente – sappiamo ormai bene quanto abbiano influito restrizioni e lockdown – ma appaiono comunque deludenti, rispetto alle attese iniziali. In base alle informazioni raccolte, la stima è di 14,6 milioni i pernottamenti, contro i quasi 17 milioni, garanzia del pre-pandemia.
E la domanda, diversamente dalle presenze straniere, che invece rimangono al palo, è soprattutto Italiana (85%). Si registrano, in pratica, circa 2,2 milioni di pernottamenti, concentrati soprattutto nelle città d’arte e in montagna, in particolare nelle strutture alberghiere a 4/5 stelle. Il flusso nei giorni del Natale rappresenterà il 25% di quello dell’intero periodo. Tra Capodanno e l’Epifania si registrerà il rimanente 75%.
Un trend, sostanzialmente analogo, è previsto per le strutture alberghiere ed extralberghiere, per le quali si stima un tasso di occupazione camere rispettivamente del 40,6% e del 39,4%. Gli andamenti, però, sono fortemente differenziati per tipologia di destinazione ed area geografica.
Sono proprio le località di montagna ad avere le prospettive migliori. I tassi di occupazione delle zone montane dovrebbero attestarsi al 60%, circa 20 punti sopra la media Nazionale. Anche per le città d’arte e per le aree termali i tassi di occupazione dovrebbero registrare valori confortanti, rispettivamente il 49,6% e il 46%. Relativamente bene anche i laghi, con una saturazione delle camere disponibili prevista al 40,6%.
Diverso è, se si guarda ai viaggi per mare. Arriva la notizia – ad esempio -della cancellazione, da parte di MSC crociere, di tutti i viaggi per i passeggeri Italiani, dal 16 dicembre al 31 gennaio.
Una misura dovuta, in ottemperanza all’ordinanza “firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza sulle misure restrittive relative ai viaggi all’estero, previste fino al 31 gennaio 2022″.Un’ennesima presa d’atto che la strada verso la soluzione ‘finale ‘rimane lunga e tortuosa.
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