Sciacca e il suo Museo a cielo aperto
A volte basta davvero poco, magari anche, solo – si fa per dire – uno sparuto gruppo di cittadini che, insieme, decidano di rianimare una provincia, apparentemente dimenticata. Così è per Sciacca, capoluogo Agrigentino, che ha trovato nuova linfa, grazie ad un’iniziativa nata nel 2019. I suoi abitanti, in collaborazione con Cooperativa di comunità, hanno dato vita al ‘Museo Diffuso dei 5 Sensi‘. Un modo per combattere la crisi culturale del centro storico, trasformando la località in un vero e proprio Museo e salvaguardando, in tal maniera, l’identità di chi vi abita.
Un progetto, quello del Museo diffuso dei 5 Sensi, atto a conservare e tutelare la consapevolezza, rispetto al valore culturale della propria città, al punto tale da poterlo condividere con i turisti, considerati ‘cittadini temporanei’.
Un’idea vincente, dal momento che la stessa pagina Facebook del Museo è stata inondata da messaggi di congratulazioni e affetto. “Il vostro punto di partenza di creare una Economia di Bellezza, mettendosi tutti insieme, ognuno con le proprie competenze, senza aspettare la manna dal Cielo… ora è una realtà. Futuro. Intelligenza. Fuori dagli schemi. Un lavoro enorme, immagino. Di grandissima ispirazione. Bellissimo il ‘cittadino temporaneo’ vs ‘turista’. Vi ammiro. Con moltissima stima, un abbraccio da un piccolo borgo a sud di Milano.”
Questo, uno tra i tanti esempi.
Ma in cosa consiste la particolare e suggestiva trovata? Un luogo non è fatto solo di natura o costruzioni. Non ci sono solo cose da vedere. Lo si può percepire e vivere attraverso gli odori, i suoni, i sapori e, perché no, toccando gli oggetti e ciò che lo compongono. Pertanto, l’intento del Museo consiste e si esplica nel far vivere e scoprire la città, non solo attraverso la vista. Ma regalando – invece – un’esperienza immersiva e sensoriale completa.
I cittadini ‘temporanei’ saranno invitati a lasciarsi cullare dalle voci del mercato o dei pescatori del porto (UDITO); stuzzicare, assaggiando e scoprendo i prodotti tipici locali (GUSTO); visitando le grotte sulfuree, il cui odore rimarrà sicuramente indimenticabile (OLFATTO). Infine, toccando con mano il lavoro degli artigiani (famosi per le ceramiche e la lavorazione del corallo). Artisti, pronti a raccontate e condividere il racconto della personale storia con tutti. (TATTO).
Provare… per credere!
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