Psicoaromaterapia: la soluzione che parte dal nostro naso
Tenete da conto i 5 sensi. Ebbene, affidatevi, ora, al vostro olfatto, poiché sarà proprio quest’ultimo a farvi ritrovare la strada… di casa. Della vostra casa, intendiamo, vale a dire di una dimensione interiore, in cui imparare a farvi del bene.
Siete basiti? Non temete, non c’è da spaventarsi. Esperienza insegna che diamo, spesso, troppa poca importanza alle ‘capacità’ del nostro naso. Non ne consideriamo abbastanza i pregi, né le potenzialità. E neppure il ruolo autentico che riveste nelle nostre faccende.
Certo, qualche lezione ce l’ha fornita il Covid. Ci ha fatto notare come, tra i sintomi più evidenti, sia da valutare, nel riconoscerne la presenza, proprio la perdita di quelle proprietà che stanno nell’annusare i sapori e gli odori di quel che ci circonda.
Una vita senza, che viene alla luce, solo nel momento in cui entra in gioco la percezione di una mancanza.
Ebbene, c’è chi, al contrario, ha addirittura studiato un percorso apposito, per valorizzare al massimo le facoltà di una caratteristica che ci appartiene da sempre.
Si basa, la strada in questione, sull’uso di oli essenziali e si contraddistingue per un colloquio iniziale, in cui il soggetto interessato viene messo in condizione di narrare, al rispettivo terapeuta, il suo mondo interiore. Da qui, si procede all’individuazione, da parte del medico, di un itinerario olfattivo pensato ad hoc. Atto a sciogliere nodi, affrontare paure, superare blocchi emotivi.
Del resto, l’aroma-terapeuta è un professionista, esperto riguardo alla materia aromatica, al cliente che ha, di volta in volta, di fronte e alla psicoterapia. Dunque, al centro della disciplina risiedono, appunto, i sensi.
“L’olio essenziale – ad esempio – facilita l’attivazione delle forze curative insite nel corpo“, si spiega. Un vero e proprio connubio tra uomo e Natura, in cui gli oli essenziali rispecchiano il cuore pulsante di alberi, fiori ed erbe particolari, che concentrano le loro virtù per donarci un’immensa potenza creativa.
Dunque, riassumendo, ogni emozione è a sé e legata, nello specifico, ad un determinato sentore. E se non basta la serietà del metodo, né le testimonianze di chi l’ha provato, vince comunque la curiosità, nei confronti di una percezione di noi stessi, alternativa e funzionale, in cui sentirci necessariamente protagonisti del nostro esistere e, se così non fosse, in procinto e nella possibilità di diventarlo, grazie esclusivamente al nostro naso.
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