Fenomeno Tananai: vincitore morale del Festival… dell’esistenza

Fenomeno Tananai: vincitore morale del Festival… dell’esistenza

Vincere... o non vincere‘, questo è il dilemma. Volendo traslare l’amletica elucubrazione, qui il punto è su quale resti, realmente, la soluzione migliore. E ci potremmo domandare, allo stesso modo, se sia meglio, nell’ambito di una competizione, arrivare secondi oppure ultimi. Chi è più riconoscibile come perdente?

D’altro canto, storia ci insegna che, almeno quando si tratta del Festival di Sanremo, collocarsi sul podio non sempre rappresenta una garanzia. Basterebbe rivolgere la memoria a precedenti illustri. Vd. il caso di Vasco Rossi o di Zucchero, collocatisi, a loro tempo, nelle posizioni di coda della classifica. Al contrario, emblematico è l’esempio dei Jalisse, trionfatori, eppure ‘sommi sconfitti’ della manifestazione canora. Meteore, che fanno da contraltare a chi ha saputo durare negli anni e, con il trascorrere dei giorni, si è dimostrato vincente.

Così è, nella 72°esima edizione appena trascorsa, per Tananai. Alberto Cotta Ramusino, questo il nome all’anagrafe, classe 1995, il concetto lo deve aver intuito, anzitempo e a dispetto di tutto. Dunque, il posizionamento all’ultimo posto ha meritato, a suo avviso, un festeggiamento, degno di un traguardo raggiunto. Insieme ai componenti del suo staff ha voluto stappare una bottiglia di champagne. Non solo, esultante ed ironico, ha riso di se stesso e, in contemporanea, ha saputo guadagnarsi gli onori delle cronache.

Lì ero convinto di avere fatto una figata, poi torno a casa ed è una m…a. Stupenda questa cosa, tu vivi in una dimensione parallela!“, ha postato su Instagram, una volta rientrato in albergo. Autocoscienza, che non può che premiare. Ed ecco lievitare il numero dei followers, convinti dal fare ‘scanzonato’ del cantante. Che, in fondo, di leggerezza abbiamo bisogno di questi tempi, più che di qualsiasi altra cosa.

Ci vediamo all’Eurovision, raga!” Ci ha avvisati, manco fosse una minaccia. E, intanto Sesso Occasionale, il brano presentato alla Kermesse, schizza nella Top 10 di Spotify Italia. Un successo inaspettato o forse, stando a quanto appena detto, prevedibile.

Tant’è. L’artista si è trovato costretto a rivedere, data l’enorme richiesta di biglietti, le location previste per i concerti di Roma e Milano. E noi, ammirati dal carattere, prima ancora che dal talento, ne siamo ben lieti. Contagiati da una ventata di positività, dopo un periodo protratto di denso di buio.

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