Che ci fa quell’isoletta sperduta in mezzo al mar?

Che ci fa quell’isoletta sperduta in mezzo al mar?

Quanti di voi hanno desiderato, almeno per un istante, di isolarsi dalla routine, immergendosi nel verde? Intrufolarsi, magari, in un luogo pittoresco e al tempo stesso misterioso, distante eppure vicino; un’oasi, concentrato, al tempo stesso, di inquietanti segreti e leggende?

Ebbene, l’isola di Bled è questo e anche più. La meta che fa per voi, insomma, specialmente se siete abitati da uno spirito romantico.

Un luogo incantato della Slovenia dove, alla poesia, si aggrega l’idea di una natura, che si fa meraviglia e stupore. Qui, del resto, ad appena sessanta chilometri da Tarvisio e a due ore da Trieste, il paesaggio si trasforma e ci si addentra in una realtà surreale.

Acque profonde e limpide, un castello sulla rupe e un angolo isolato, in cui ritrovare se stessi, almeno per un po’. Sulla base di questa cornice, nasce l’idea, presso la cappella della Madonna, che si raggiunge con un‘interminabile scalinata, di celebrare le unioni. Matrimoni che, strettamente, attendono a quanto prescrive la tradizione. Si vuole, quindi, che lo sposo porti in braccio la sposa, per tutti i novantanove scalini. A suonare i rintocchi della Festa, il campanile, alto 52 metri, parte di una Chiesa gotica, a navata singola, edificata nel 1465.

Un posto, raggiungibile per mezzo di una barca a remi e che vanta, pure, d’epoca romana, un tempio, dedicato alla dea pagana dell’amore Živa. Successivamente, con la cristianizzazione, sulle sue rovine venne edificata una seconda Chiesa, dedicata alla nascita della Vergine.

E, se quanto detto non vi dovesse bastare, sappiate, allora, che le doti dell’isola, meta per le gite d’inverno e per i viaggi di nozze, non si esauriscono qui.

I turisti curiosi potranno mettersi in marcia ed esplorare i numerosi siti, di enorme suggestione. Si va, nel dettaglio, dalla gola di Vintgar, con la cascata di Šum alla gola del Pokljuka, alle cascate del torrente Suha, con un salto di ben 24 metri sulla roccia viva. C’è, poi, il Parco Nazionale del Triglav, che comprende il 4% dell’intera superficie della Slovenia. Si estende quasi per tutta l’area delle Alpi Giulie e rappresenta una tra le più antiche aree protette d’Europa. Un’ area incontaminata, pregna di una grande varietà di specie, sia vegetali sia animali.

LEGGI ANCHE: Storia di un’isola ‘maledetta’. Abitata dai pazzi, domicilio di nessuno

LEGGI ANCHE: Ponza, vecchia amata amica isola…