Ecumenismo a tavola… targato 1° Maggio
Ed eccoci giunti a quella che, da tutti, è considerata la Festa Internazionale dei lavoratori, da onorare, come da tradizione, insieme a parenti e amici. Ed è anche, questa, l’occasione per mettersi a tavola, rispolverando le antiche tradizioni contadine o quelle, più vetuste ancora, religiose.
Il 1° Maggio è infatti, da costume, il giorno di San Giuseppe, padre di Gesù, che ha saputo provvedere, con il proprio lavoro, alle necessità della Sacra Famiglia.
Dunque, siete curiosi di sapere quali sono, regione per regione, i piatti che meglio ricordano la ricorrenza di cui sopra? Sentite un po’…
- Nel Lazio, l’abbinamento di rito prevede fave e pecorino. Un’accoppiata leggera, nutriente, economica ma, al contempo, ricca di sapore. Non mancava, a suo tempo, sulle tavole di patrizi e legionari. Oggi, non può venir meno sulle nostre.
- Fiore all’occhiello della cucina teramana, ripercorre, in qualche modo, l’abitudine contadina di salutare l’inverno, facendo spazio alla stagione feconda. Si tratta di una minestra stracolma di verdure, sapientemente unite a quanto, di solito, rimane in dispensa.
Non ne esiste una versione unica; ogni famiglia custodisce la propria, ma la leggenda narra che per preparare le Virtù occorrano oltre 50 ingredienti e 7 giorni di lavoro.
- E cosa dire della trippa toscana? Rappresenta il rispolvero degli usi poveri, realizzata con frattaglie di carne, sugo di pomodoro, formaggio e tanto vino rosso. Non a caso, conviviale come è, è considerata la pietanza tipica della commemorazione in questione.
- Anche la Sardegna riesce a fornire il personale apporto alla giornata con Su Filindei, una pasta unica nel suo genere, vero capolavoro di artigianalità. Composta da 3 strati incrociati a mano di semola di grano duro e cotta, poi, nel brodo di pecora, viene rifinita, in ultimo, con una generosa manciata di pecorino fresco.
- Ci spostiamo, infine, in Sicilia, nelle Isole Eolie e in particolare a Salina, luogo in cui il senso di condivisione richiede che venga allestita una grande tavolata, in paese, in cui si ritrovino coinvolte tutte le famiglie, portando ciascuna la propria preparazione. Il ricettario storico, che permetteva, una volta, anche ai meno abbienti, di godere dei privilegi riservati ai ricchi. La prelibatezza per eccellenza? Pasta e legumi.
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