Voglia di cucinare… per te!

Voglia di cucinare… per te!

C’è chi identifica l’atto di cucinare in un gesto di amore. Verso se stessi, principalmente; verso gli altri, ma non necessariamente in seconda battuta. E’ un’azione, in pratica, che misura di convivialità. Del resto, mangiare non equivale solo a nutrirsi, ma è qualcosa che racconta, pure, dello stare insieme, del condividere, del prendersi cura…

E, sebbene i ritmi del vivere quotidiano siano costantemente accelerati, è facile rendersi conto di come, riservando una quota di tempo più estesa al rito dei pasti, spesso, ci si riconduca in una dimensione di interiorità e di pace. Si crea e, intanto, si provvede a chi abbiamo accanto. Ci si connette con il prossimo e, al contempo, si rafforzano il livello di fiducia personale e l’autostima.

Al di là delle consuetudini, si tratta di una significazione forte, ancestrale e, a conferma di quanto detto, intervengono, adesso, anche gli psicologi. La cucina “ha il vantaggio di consentire l’espressione creativa delle persone. Come dipingere, scrivere, fare musica… allevia lo stress, permettendo di sfogarsi e ritrovare un senso di benessere profondo.”

L’atto di cucinare è speciale poiché dà piacere, stimola la parte più estrosa del nostro io e aumenta, non di meno, il senso del godimento. E se “Cucinare ci ha nutriti per adoperare le parole di Michael Pollan al Boston Glob – il pasto ci ha dato la civiltà“.

E, poi, c’è un altro aspetto. Quello che gli Americani identificano come mindfulness, ovvero l’arte della concentrazione e della consapevolezza nel momento presente. Alla stregua della meditazione, riuscire ad ‘affondare’ senza sforzo nell’attività che si sta compiendo arreca notevoli vantaggi alla salute, sia mentale, sia fisica. Per conseguenza, cucinare, lasciandosi assorbire dai piccoli grandi compiti che le ricette richiedono, può risultare estremamente terapeutico.

Del resto, la pazienza è la virtù dei forti, no? E, al pari della la volontà, può essere coltivata, allenata. Ebbene, la cucina apre le porte a questa opportunità, attraverso le liturgie e le preparazioni da rispettare, il forno che si deve riscaldare e tutto quel che segue.

Effetti psicologici, quelli elencati, evidentemente positivi e interconnessi, esclusiva chiave di autogratificazione.

Non rimane che un consiglio: ricavarvi, cioè, il tempo per cucinare. Lavorare in qualità, anche in questo ambito, non può che rivelarsi foriero di sorprese, da cogliere al volo; da introdurre, vera medicina anche per lo spirito…

TANTI MODI PER MANGIAR SANO

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