E se organizzassimo un safari?
Chiudete gli occhi e immaginate un viaggio. Uno di quei viaggi esotici, magari in Sud Africa. L’occasione, forse, per un’esperienza che conservi in sé qualcosa di indimenticabile. Il continente in questione, del resto, attira, ogni anno, stuoli di visitatori, non solo per la sua natura, ricca ed incontaminata, ma anche per il brivido di avventura che fornisce, immancabilmente, a chi è intenzionato ad intraprendere la scoperta di una terra, per certi aspetti, ancora primordiale.
Ecco, allora, che il safari rappresenta – in questo senso – una vera e propria esperienza sensoriale. La maniera più diretta, per comprendere ed apprezzare appieno le meraviglie di questo scorcio di mondo. C’è modo di osservare il ciclo della natura più selvaggia, grazie al sussidio di guide esperte. Respirare dell’unicità di paesaggi irripetibili altrove… Fiera dei suoi 300 Parchi Nazionali e Riserve, l’area geografica in considerazione offre l’opportunità per esperienze di ogni genere. Dalle escursioni nella Savana più turistica alle spedizioni nei luoghi più sconosciuti e inospitali. E, agli spazi, illimitati, si accompagnano i climi, diversi anch’essi, a seconda – anche – del periodo. A tal proposito, prima di progettare l’itinerario sarà bene contemplare i mesi di riferimento per la nostra vacanza.
Dunque, prima di partire accertiamoci che…
- Ricordiamoci che le stagioni sono opposte rispetto al nostro emisfero boreale. In genere, quindi, il periodo migliore per gli spostamenti pare sia la primavera (Settembre/ Ottobre). Per affrontare un safari nella zona di Johannesburg, conviene muoversi tra Maggio e Ottobre; a Sud, nei dintorni di Città del Capo, il momento ideale si snoda tra Novembre ed Aprile; mentre a Sud-Est (la zona di Durban) è preferibile recarsi da Maggio a Settembre.
- Diversamente, i mesi estivi (Novembre/Febbraio) registrano la presenza di un gran numero di turisti, da tutto il mondo, così che le poche strutture adeguate si vedono costrette ad aumentare i prezzi, fino a raddoppiarli. A Dicembre, la parte a Sud-Est è soggetta ad un clima torrido e insopportabile; mentre venti fortissimi investono Città del Capo, con un’elevata umidità e piogge intense.
Ricordatevi che…
- Se si vogliono contenere i costi, bisognerà optare per i campi-tenda, anziché strutture moderne con formula All-Inclusive. Un safari organizzato dai classici tour operator presenta tariffe – comprensive di itinerari, vitto e alloggio, bevande ed escursioni – spesso poco accessibili.
Al contrario, guide locali, compagnie di safari e l’ospitalità degli stessi abitanti in alloggi privati, offre un ampio margine di risparmio. In particolare, optare per un operatore locale rappresenta la giusta opportunità per prezzi economici. Oltre al costo, più basso, i professionisti del turismo locale garantiscono, inoltre, maggiore disponibilità alle varie richieste.
- In Africa, la bassa stagione – comunemente – coincide con il tempo delle piogge, quando i prezzi di safari e alloggi si abbassano notevolmente. A parte quanto detto, questo è pure il momento di rinascita per gli erbivori della Savana e pure quello più maggiormente idoneo alla pratica del birdwatching.
- Nel caso in cui preferiate assaporare le atmosfere di viaggio in totale libertà, dovreste prendere in considerazione il tipo di safari Self-Drive. Noleggerete un fuoristrada, da guidare in autonomia, tra parchi e riserve naturali. Vi sarà consentito, di conseguenza, personalizzare l’itinerario in base alle preferenze, e se lo vorrete, apportare variazioni al programma (alloggi, soste, etc.) in qualsiasi istante. Non solo. Numerosi veicoli, al riguardo, sono dotati di una tenda mobile, posizionata sul tettuccio. Ulteriore agio, in fatto di libertà e praticità.
Tappe immancabili
- Partendo all’alba da Johannesburg, il Parco Nazionale di Pilanesberg si raggiunge in poco meno di due ore e mezzo. Si tratta di un’area protetta di circa 500 mq, circondata da tre anelli concentrici di colline, che formano il cratere di un vulcano estinto, tra i più grandi esistenti. Qui, è facile imbattersi in rari tipi di roccia e vegetazione, unica al mondo. Al centro, un lago artificiale di modeste dimensioni e oltre 400 varietà di uccelli. Una meta, senza dubbio singolare.
- Nella Provincia del KwaZulu Natal (costa orientale) si trova invece l’Isimangaliso Wetland Park, terza area protetta più grande del Sud Africa e, oggi, patrimonio UNESCO. 32.000 ettari, a comprendere ben 8 diversi ecosistemi. L’emozione, da queste parti, la si tocca partecipando ad un safari in notturna, alla ricerca dei Big Five, che si mostrano soltanto dopo il crepuscolo; oppure spostandosi in barca, per imbattersi in ippopotami e coccodrilli, lungo l’estuario di Santa Lucia.
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