Skin Fasting: facciamola riposare questa pelle!
La pratica è nata in Giappone e, letteralmente, significa digiuno della pelle. Una pausa, in sostanza, dalla beauty routine, per permettere di riposarla e lasciarla rigenerare. Un’azione detossicante, conosciuta più comunemente come skin fasting.
Stiamo parlando, in sostanza, del metodo detox – ultima novità – che fa riferimento alla teoria di Ippocrate, secondo il quale il digiuno rappresentava parte integrante della salute dell’organismo.
Il protocollo consiste nell’eliminare, per un giorno, una settimana o anche un mese, tutta quella serie di prodotti, abitualmente adoperati per la pulizia ed il sostentamento dello strato epidermico. Un modo per riequilibrarsi, regolando la produzione di sebo.
E, se un tempo, assai più rigido, l’allontanamento dalla sckincare prevedeva unicamente il lavaggio del viso con acqua tiepida, abbandonando l’uso di creme o sieri, oggi i dermatologi consigliano una guida, che prevede una serie di passaggi:
– detersione, utilizzando solo acqua tiepida oppure un prodotto specifico, eliminando lo sporco e lo smog
– idratazione, utilizzando sieri o creme viso, sebo regolatori
– protezione solare, contro l’azione dei raggi UV
I principi attivi irrinunciabili, previsti nel rituale, sono costituiti da acido ialuronico e vitamina C. Il primo idrata e protegge i tessuti. Il secondo è un ottimo antiossidante, ad azione illuminante e antimacchia.
E certo, seppure si tratta di una soluzione empirica, risulta comunque funzionale alla produzione spontanea di oli naturali.
Ogni quanto va eseguita? Ogni due mesi, volendo o, se nell’esecuzione della pulizia del viso ci si manifesta costanti, anche una volta al mese, salvo l’assunzione di prodotti, suggeriti dal dermatologo. In tal caso, andrà consultato il professionista di riferimento, prima di cambiare le proprie abitudini ed intraprendere nuovi tipi di comportamenti.
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