Glass Skin: quel giorno in cui la pelle appariva perfetta

Glass Skin: quel giorno in cui la pelle appariva perfetta

Complice la pandemia – chissà – la tendenza più recente vuole, anzi pretende un make up che, sempre di più, si avvicini e formule skincare, in cui il senso della bellezza sia in linea con il concetto di cura della pelle. I nuovi fondi – ritrovati, per la maggior parte, della Corea – coprono, non colano, correggono. Soprattutto, alla stregua delle creme, trattano l’incarnato con principi attivi benefici, capaci di nutrire e rimpolpare.

Ed ecco, che, ennesima new entry, è la Glass Skin, vale a dire l’effetto vetro, translucido, per capirci. Cool e alleato di una routine costante, completa, accurata, in associazione con un trucco nude.

Si parte, dunque, da una doppia detersione. Prima con l’olio, per rimuovere le impurità, poi con un detergente, per pulire l’epidermide in profondità. Secondo step, l’esfoliazione, da eseguire, solo una o due volte a settimana. Prima di passare all’idratazione, la pelle pulita va riequilibrata con un tonico o un siero, in alleanza ad una texture decongestionante. In ultimo, si entra nel cuore della faccenda trucco-trattamento.

Per la BASE…

Impossibile non passare per la via del primer, meglio se ricco di ingredienti anti-age e fortificanti, solido tappeto per il fondotinta. Quest’ultimo sarà leggero e modulabile, solitamente a base d’acqua, infuso di ingredienti idratanti e cocktail di sostanze, che rivitalizzino e illuminino. Il correttore andrà applicato miratamente, solo là dove occorra. La cipria, infine, dal finish setoso, sarà composta anch’essa con attivi idratanti.

Per OCCHI, LABBRA E GUANCE

Il segreto consiste nell’adoperare la medesima texture su più parti del volto, per un look più naturale e dal sapore monocromatico. Per esempio, l’ombretto liquido effetto sheer, leggermente metallizzato, verrà applicato a mettere in risalto gli zigomi; mentre il blush, oltre che sulle guance, lo ritroveremo anche al centro delle labbra. Per sfumarlo basterà un polpastrello, così da rendere la bocca piena e regalarle un accenno di colore.

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