Spy Story, tra Castelli e antichi manieri…
Vorremmo saperne di più… per potervi raccontare meglio ed in maniera più approfondita di questa storia intrisa – con tutta probabilità – di misteri. Densa di non detti. Costellata – magari, vallo a sapere – da equivoci, incomprensioni, fatti, lasciati solo intuire, oppure, al contrario, celati, alterati, contraffatti.
Insomma… chissà se, tra i beni russi da sequestrare e donare all’Ucraina, c’è anche il castello di Seacox Heath. E’ questo – secondo quanto riporta l’illustre Times – lo starno caso di una fortezza del 19esimo secolo che, secondo supposizioni d’eccellenza, verrebbe adoperato – citiamo per esteso – “dai diplomatici russi e 007 dell’Fsb, come rifugio per le vacanze e i fine settimana“.
Una storia, a quanto pare, che riguarda e conosciuta da pochi. Anzi, pochissimi. Secondo l’indagine svolta dalla celebre testata, la dimora – che si trova nella campagna intorno a Tunbridge Wells, al confine tra Kent e East Sussex – potrebbe rientrare nell’elenco delle 18 proprietà dello Stato russo, in Inghilterra che, con tutta probabilità, verranno sequestrate e cedute all’Ucraina. Sorta di risarcimento, per via mattone?
Nei giorni scorsi, la ministra degli Esteri, Liz Truss – indicata nel Regno Unito come eventuale successore del dimissionario Boris Johnson – ha dichiarato di stare valutando di congelare i beni russi nel Paese, per donarli alle vittime, appunto, della guerra in corso. Gran parte degli immobili – che si aggira, nel valore pieno, intorno ai 100 milioni di sterline – è situato nel quartiere di Highgate, a nord di Londra. Zona, quest’ultima, notoriamente frequentata da diplomatici e oligarchi dell’Est.
Non si tratta, tuttavia di un caso singolo. Tra i beni incriminati c’è anche Witanhurst, la seconda casa più imponente di Londra, dopo Buckingham Palace. Il proprietario è il miliardario Andrey Guryev, sanzionato dal Governo britannico. Mosca possiede, inoltre, un condominio di lusso a Kensington e tre case, in quel di Holland Park.
Kiev starebbe anche pensando a un’azione legale, per ottenere le proprietà sopra citate, sotto la lente dell’amministrazione inglese. A tal proposito, Vadym Prystaiko, ambasciatore ucraino nel Regno Unito, intende portare Putin e i suoi in tribunale, affinché i giudici li costringano a vendere i propri immobili all’estero e condividerne i profitti.
Non solo: ha esortato tutte le ambasciate ucraine nel mondo a fare altrettanto. Un primo ed ennesimo passo, forse, verso una guerra di carte bollate. Come se non fosse già bastata l’altra. Quella, ancor più grave e controversa, sul campo.
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