Il fresco? Non cercatelo in macchina…

Il fresco? Non cercatelo in macchina…

Austerity. C’è chi definisce in tal maniera il procedimento secondo il quale, a mano a mano, si dà il là a ristrettezze e divieti, ogni giorno più soffocanti. Hanno il volto, all’inizio, di semplici fastidi. Poi, via via, con il trascorrere del tempo, prendono il sapore di dictat. Voleri, provenienti dall’alto, a cui non è dato replicare.

Pensare che, secondo alcuni – e non è che lo dicano scherzando – il tempo passato in auto è preferibile a quello trascorso a passeggio…. Va da sé. Le temperature, fuori dalla norma, in questi giorni – ci conducono ad accendere e fare uso dell’aria condizionata, anche quando si tratta di montare a bordo del proprio veicolo e recarsi… dovunque, purché vi sia refrigerio.

Ebbene, per chi non ne fosse al corrente, anche per quel che riguarda il contesto appena illustrato, c’è aria di multe. E salate. Si parla – cifra più, cifra meno – di 444 euro. E’ vietato – nel dettaglio – tenere acceso il motore, ad auto in ferma o in sosta, con l’aria condizionata in funzione. Non una novità, a ben guardare, ma la mossa – pare – sia efficace, nella difesa dell’ambiente. Nessun divieto, ovvio, una volta in marcia. Tuttavia, qualora si rimanga fermi a bordo strada, per telefonare o attendere qualcuno, la questione cambia. 

La norma è stata introdotta nel 2007, modificata nel 2010, aggiornata – ulteriormente – nell’aprile di quest’anno, con l’obiettivo di limitare l’inquinamento. Gli esborsi, dunque – lo si accennava – non rappresenterebbero una new entry. In quel di Como – ad esempio – un automobilista – appena pochi anni fa – sarebbe stato costretto a pagare 218 euro di sanzione, per essersi fermato, lato carreggiata, con motore e aria condizionata accesi, mentre si apprestava a telefonare. L’incremento, in questo 2022, è nell’esborso, che passa da un minimo di 223 euro, a quanto letto in precedenza.  

Notate: con sosta si intende “la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo, con possibilità di allontanamento, da parte del conducente“, da non confondere – badate – con “l’arresto o interruzione” della marcia, dovute al traffico (semafori, code…) e la “fermata” intesa come – codice alla mano – “temporanea sospensione della marcia, anche se in area ove non sia ammessa la sosta, per consentire la salita o la discesa delle persone, ovvero per altre esigenze di brevissima durata“. 

Così è… e tanti auguri!

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