Blonde: E Norma Jean riappare sullo schermo, per noi
“Marilyn non esiste“, afferma in prima persona e, mentre lo afferma, convinta, perentoria, assume quell’aria fragile e indifesa, come fosse un uccellino. “Quando esco dal mio camerino” – prosegue – “sono Norma Jean“. E c’è da crederle. Basta attraversare quel suo sguardo perso chissà dove, affamato di un amore che pare non bastarle mai…
Ma, davvero, Marilyn esiste solo sullo schermo? La risposta, o parte di essa, può, forse fornircela Ana Armas pronta, per l’occasione, ad indossare i panni dell’attrice, icona della epica Hollywood degli anni ’50.
Alla regia di Blonde – questo il titolo del film – Andrew Dominik. Accanto alla nostra, Adrien Brody, Bobby Cannavale, Evan Williams, Julianne Nicholson… Una pellicola, la cui uscita è prevista, su Netflix, il prossimo 23 settembre. E, intanto, possiamo già assaporarne le atmosfere, attraverso il primo trailer.
Tratto dall’omonimo romanzo scritto di Joyce Carol Oates, il girato sarà presentato, in anteprima mondiale, alla Mostra del Cinema di Venezia 2022 che si terrà, presso la Laguna, dal 31 agosto al 10 settembre. Il lavoro si incentrerà – a quanto pare – sulla vita di Lei, sorta di biopic, intenzionata a scavare tra luci ed ombre, che hanno caratterizzato i giorni più gloriosi e bui della celebre interprete.
“Ho dovuto fare il provino per Marilyn solo una volta e Andrew ha detto: Sei tu e, poi, di nuovo, per tutti gli altri produttori, la gente con i soldi. Ci sono sempre delle persone da convincere“. Stavolta, a parlare, è l’ex fidanzata di Ben Affleck. “Sapevo di potercela fare. Interpretare Marilyn è stato rivoluzionario. Una cubana… che interpreta Marilyn Monroe. Chi ci avrebbe mai creduto?“. Eppure…
Del resto, Ana De Armas non è insolita a riscontri di successo. Nel curriculum vanta, a suo beneficio, partecipazioni di successo, come in No time to die, Knock Knock, Cena con delitto… tutti ruoli che, certo, non sono passati inosservati.
Il punto, tuttavia, è un altro. Il punto è che, quando si tratta di Marilyn, come per magia, si ferma il mondo.
“Abbiamo lavorato a questo film per ore, ogni singolo giorno, per quasi un anno“.
“Ho letto il romanzo di Joyce, studiato centinaia di fotografie, video, registrazioni audio, film, qualsiasi cosa su cui riuscissi a mettere le mani. Ogni scena è ispirata da una fotografia esistente. Studiavamo ogni dettaglio della foto e discutevamo su cosa stesse succedendo, in quella situazione. La prima domanda era sempre: ‘Cosa provava Norma Jeane, qui?’. Volevamo raccontare il lato umano della sua storia. La fama è ciò che ha reso Marilyn la persona più visibile al mondo, ma ha anche reso Norma la più invisibile“.
Dunque, storia sia, con tanto di promozione al seguito, come d’uopo e pubblicità.
Ricordate? “Quando esco dal mio camerino, sono Norma Jeane. Sono ancora lei quando la telecamera sta girando. Marilyn Monroe esiste, solo sullo schermo. Allora resuscitiamola, questa Dea, almeno per qualche minuto e saziamoci del suo fascino, della bellezza che toglie il respiro. Lasciamoci sedurre ancora per un po’, prima che, come per un sortilegio, scivoli via, di nuovo, rannicchiata tra i suoi mille, imperscrutabili, segreti…
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