Ryan Grantham: chi protegge l’assassino?
Paura. Timore che gli si faccia del male. Di più: che, addirittura, venga brutalizzato. Ryan Grantham, tra i protagonisti della serie Riverdale, è un assassino e non trova pace. Appena 24 anni, fisico esile – pesa, su per giù, 45 chi – ha un faccino, ancora, da adolescente. Eppure, la condanna che lo attende è l’ergastolo. Il massimo della pena, per aver ucciso sua madre. 14 anni, senza la possibilità – neppure – della libertà vigilata, in seguito al delitto di Barbara Waite, 64 anni, avvenuto nel 2020.
L’attore che, nonostante la giovane età, vanta già una discreta carriera, ha sparato alla donna, ammettendo, in fase di processo, la propria colpevolezza. Omicidio di secondo grado, dunque, è la condanna a suo carico che, in Canada, equivale ad un supplizio senza fine. Niente condizionale, pertanto o, almeno, non per ora.
Stando al reperto psichiatrico, il ragazzo stava, allora, attraversando un “periodo intenso di depressione clinica“. Momento, preludio dell’idea di eliminare colei che lo aveva generato. La donna – a detta del nostro – stava, a suo tempo, combattendo il cancro. Era quello, di conseguenza, un modo per risparmiarle l’eventuale dolore.
Artefice dell’atroce gesto, Grantham non solo ha ripreso il cadavere, ammettendo la personale colpevolezza ma, il giorno a seguire, si è messo in viaggio verso Ottawa, armato di tre pistole, dodici molotov e numerose munizioni, con l’intento di eliminare anche il Premier canadese, Justin Trudeau. Tutto, testimoniato in un diario, insieme all’intenzione di compiere una strage presso la Simon Fraser University di Vancouver o, in alternativa, sul Lions Gate Bridge.
Attualmente, non solo l’interprete, ma anche il suo avvocato si dichiara preoccupato. Il cliente potrebbe, difatti, venir intimidito “fisicamente, psicologicamente e sessualmente“, qualora si ritrovasse rinchiuso in una prigione di massima sicurezza. “Ci è stato anche detto che il giudice che ha presieduto il caso di omicidio ha, effettivamente, riconosciuto le potenziali preoccupazioni“, raccomandando che il castigo venisse scontato presso “una struttura di sicurezza media“.
Di fatto, gli accadimenti parlano chiaro; le attenuanti sono scarse. E non è, quella di cui vi abbiamo appena resocontato – la trama di un ennesimo film.
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