L’altra donna del Re

L’altra donna del Re

Vi dice nulla il nome Penny Knatchbull? Ebbene, se le voci di corridoio, negli anni, non sono bastate, ad elevare agli onori della cronaca la figura in questione ci ha pensato, in questa ennesima occasione, The Crown.

Del resto, per l’ormai famosa serie Netflix non è certo una novità mettere in pellicola, prima e più ancora del racconto storico delle vicende dei suoi interpreti, il romanzo di dicerie, controversie, gossip e via dicendo, al loro riguardo. Tanto, più volte, da far storcere il naso alla Famiglia Reale, ‘disturbata’ nella sua tendenza al riserbo.

Fatto sta, è la volta – questa – del principe Filippo… il ‘fedifrago’ principe Filippo? e, sebbene lo sposo coronato abbia sistematicamente negato la suddetta e molte altre relazioni, smentendole a più riprese: “Si è mai fermata a pensare che io, negli ultimi 40 anni, non ho fatto un passo senza un poliziotto che mi accompagna? Quindi, come diavolo potrei farla franca?“, si è trovato a rispondere ad una giornalista che metteva in dubbio la sua fedeltà di marito. Dicevamo, nonostante i ripetuti dinieghi, la Piattaforma ha ugualmente ritenuto opportuno rilasciare tutta una serie di immagini che mostrano il nostro e la sua bella in atteggiamenti teneri. Inequivocabilmente, teneri.

A pensarci bene, pare che la donna si annoverasse, a Corte, tra le presenze indiscutibili. Apparteneva, insomma, alla cerchia più ristretta di amicizie di Elisabetta II e di lei consorte.

Moglie, a sua volta, di Lord Brabourne, con il matrimonio era diventata parente acquisita dello stesso principe. E fin qui… ma, a rinsaldare ulteriormente i rapporti tra i due era stata, pure, l’uccisione di un parente, il primo Conte Mountbatten di Birmania, per mano dell’IRA. Un evento tragico, bastevole, per fare di Penny una confidente della Sovrana. E non solo…

Raccoglitrice, dunque, di sfoghi e segreti d’alto lignaggio, tanto è bastato perché si prendesse a chiacchierare sul suo conto, in più momenti.

E poco, oramai, possono le critiche dell’entourage di Palazzo. Dickie Arbiter, ex segretario privato della Regina, ha teso a specificare: “La verità è che Penny era un’amica di lunga data di tutta la famiglia“. L’uomo ha, poi, proseguito, accusando il Canale di aver prodotto “crudele spazzatura“. Poco conta, la via è presa e da qui non si retrocede.

Neppure se si tratta di personaggi ‘intoccabili’. Neppure se si scava nel torbido di chi non c’è più. Chiamiamolo diritto alla notizia. Neppure… se si urta la credibilità di chi non ha più diritto alla parola e si ferisce, al contempo, la sensibilità di chi rimane? Quest’ultimo concetto, invece, che nome ha? Ce lo siamo chiesti?

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