Povero Mike… finito in Australia a raccontare di sé
Prendete un ex star del rugby, oggi podcaster di successo. Insignitelo del vessillo reale. Nel senso… conducetelo a nozze con una tra le nipoti preferite della regina Elisabetta (matrimonio, peraltro, inaspettatamente e imprevedibilmente longevo). Poi, aggiungete una pungente ed efficace dose di sadismo e inseritelo, come partecipante, ad uno tra Realty più in voga del momento e mettetelo, pure, a dover affrontare condizioni estreme – secondo copione – di fame e di sete.
Ecco, allora, che Mike Tindall, marito di Zara Phillips – secondogenita della principessa Anna – nei panni di concorrente della versione britannica dell’Isola dei famosi, I’m a Celebrity, inizia ad offrire ‘il meglio di sé’ e c’è da stare all’erta.
Ci si preoccupa, di questi tempi – è vero – per l’uscita della ‘scottante ‘ biografia del secondogenito di Carlo o, almeno, tale si prefigura lo scritto ma, intanto, dall’altra parte del mondo, il nostro si diletta in chiacchierate senza filtri, all’ombra degli alberi. Allo stesso modo, improvvisa un rap, a detta degli spettatori, decisamente cringe e poi racconta. Spiffera, di quando, ad esempio, nel bel mezzo di una festa per i trent’anni della moglie, la suocera gli avrebbe visto le mutande, su cui campeggiava la scritta nibble my nuts (sgranocchia le mie noccioline). “Preferirei di no!“, sarebbe stata la risposta, risoluta. Non pago, l’uomo avrebbe anche rivelato i dettagli del primo appuntamento con la sua ‘allora’ futura moglie, dal tasso alcolico imprevedibilmente elevato.
In sostanza, secondo i cronisti reali, il genero, dall’alto lignaggio, starerebbe consegnando in pasto alle telecamere sin troppi dettagli del privato di Windsor & Co. Eppure, la preoccupazione più grande della sua nobile sposa sarebbe stata… tutt’altro. “Mi ha detto di divertirmi ed essere me stesso – ha confessato Lui – ma aveva anche paura che facessi troppo rumori mangiando; uno dei miei vizi“.
Ben diverso, il parere delle Teste coronate. Mike non avrebbe chiesto formalmente il permesso di partecipare allo show, lasciando turbati e non poco, i parenti più stretti. Dire che, a suo tempo, aveva già presenziato a programmi simili.
Host, da diversi anni, di The Good, The Bad & The Rugby, non si è mai, però, finora, trovato, sotto il cielo stellato, alle prese con rivelazioni intime, confidenze, che mal si legano al concetto di discrezione, tipico della dinastia di cui sopra. Del resto, dall’indole spontanea, priva di filtri e svincolato dall’impegno che, invece, grava sulle spalle dei working royals, ha saputo reiventarsi come la presenza più golosa, nel programma.
“Lo ha fatto solo per soldi“, tuonano – nel frattempo – i tabloid, confermando il sostanzioso cachet. Dettaglio che, chiaramente, non piace all’opinione pubblica, disturbata dal chiacchiericcio, dal pettegolezzo becero… persino se, nel profanare i segreti di Casa, si conserva, se non altro, il buon senso di rifugiarsi nel cuore della giungla Australiana, dove nessuno, o quasi, può ascoltare.
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