Gli ‘affaroni’ del fruttivendolo, disposto a vendersi persino la moglie
Cosa non si trova… al banco frutta. E va bene che i prezzi sono aumentati ma, certo, tutto ci si aspetta di portar via, recandosi ad acquistare – magari – un kg di uva, tranne che… la moglie del commerciante.
Ebbene sì, potere – forse – della disperazione. Fatto sta, un fruttivendolo sarebbe arrivato, pur di far quadrare i conti della sua azienda, ad ‘offrire’ ai clienti direttamente la consorte. Un escamotage, per racimolare qualche euro in più. “Ho bisogno di soldi, aiutami“, avrebbe, in più occasioni, ripetuto al malcapitato, o al fortunato di turno.
Del resto, per la prestazione sessuale sarebbero bastati 50 euro (a pensarci bene, meno del costo della frutta stessa).
Fatto sta, adesso l’uomo deve difendersi dall’accusa di sfruttamento della prostituzione.
Protagonista della vicenda, un 61enne di Civita Castellana. Sul suo conto, le indagini sarebbero partite già nel 2018 e le testimonianze raccolte, sin da allora, dai Carabinieri, sarebbero numerose. “Andavo a comprare la verdura da lui, al mercato, a Civita” – avrebbe raccontato un testimone – “ma non sono mai andato con la moglie. So che aveva problemi economici, perché un giorno venne nella mia azienda con una bolletta e mi disse se potevo dargli soldi, perché non riusciva a pagarla. Mi propose un baratto. Mi avrebbe ripagato con frutta e verdura“. Versione, tuttavia, questa, modificata più in là, nel corso del tempo.
Agli investigatori sarebbero stati riportati gli ammiccamenti, da parte dell’ambulante, riguardo alla compagna, con tanto di ‘proposte’ esplicite di vendita. “Mia moglie è una bella donna. Se vuoi, prendila“, era il suggerimento, alla stregua di mele, zucchine e spinacini freschi.
E se c’è chi, magari per pudore, sulla faccenda ha preferito glissare, altri – al contrario – si sono letteralmente sbottonati, non risparmiando i dettagli. “Gli ho dato 50 euro e ho avuto un rapporto sessuale con la moglie“, si dichiara, con tanto di precisazione: “Una volta sola, però“.
La prima udienza, in tribunale, si è tenuta lo scorso 23 novembre. La prossima, nella quale si conta di ascoltare ulteriori testimonianze, è stata fissata per il 12 dicembre. E chissà se verrà fuori, pure, tra le tante agevolazioni prerogative, in genere, dei commercianti, un eventuale scontistica, in previsione del Natale…
LEGGI ANCHE: Tanto va il vecchino al largo…
LEGGI ANCHE: A.A.A. Affittasi…marito