I furbetti dell’Anfiteatro Flavio…

I furbetti dell’Anfiteatro Flavio…

Un tempo, dire Gladiatori equivaleva, in un certo senso, a parlare di eroi, non fosse altro, per la suggestione provocata, nella nostra sensibilità, dal quel gran genio di Ridley Scott. A chi di noi non sovviene immediatamente alla mente l’immagine di Russell Crowe o la voce, inconfondibile, di Luca Ward?

Ebbene, scordatevi quanto detto fino ad ora. Cancellatelo e pensate, piuttosto, ad una truffa. Meglio, alla Truffa del Colosseo. Indossato il costume da centurioni – questa è la notizia – tre uomini avrebbero preteso, difatti, anche per mezzo di violenze, denaro dai turisti, dopo un selfie imperiale.

Ad indagare, in tal senso, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Celio, insieme alla Procura di Roma. Ecco scattare, dunque, l’ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari.

I FATTI

Tra agosto e settembre scorso, in pratica, un sostanzioso numero di stranieri avrebbe denunciato, nell’area del Parco archeologico tanto rinomato, di essersi trovato vittima di estorsione.

Fino a 500 euro, per un modus operandi sempre identico. Persone, con indosso abiti dell’antica Roma, dopo aver invogliato i visitatori, ignari e inconsapevoli, a scattare in loro compagnia una foto, nella cornice dell’anfiteatro Flavio, avrebbero preteso, nell’immediato e a personale beneficio, un pagamento in contanti.

Richieste che, se non ascoltate, avrebbero suscitato reazioni ben poco concilianti, assumendo i panni di vere e proprie minacce. Agli spintoni iniziali avrebbe, insomma, fatto seguito, la costrizione a ritirare soldi al più vicino Bancomat, una… anche due o più volte.

Identificato e fermato dalle Forze dell’Ordine, grazie anche al supporto della scientifica, ora il trio sarebbe dietro le sbarre. O almeno, in due si troverebbero agli arresti domiciliari mentre, il terzo indagato, in mancanza di un luogo idoneo per la detenzione in casa, sarebbe stato accompagnato in carcere, con buona pace di tutti noi e di “Massimo Decimo Meridio, comandante dell’esercito del Nord, generale delle legioni Felix, servo leale – Lui – dell’unico vero imperatore Marco Aurelio“.

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