Polvere di Grilli: entra d’ufficio nel ricettario

Polvere di Grilli: entra d’ufficio nel ricettario

Grilli in polvere, benvenuti – oramai è ufficiale – nell’elenco della dieta Europea. Il Regolamento di esecuzione Ue 2023/5 della Commissione del 3 gennaio 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale comunitaria, ha infatti autorizzato l’immissione sul mercato di Acheta domesticus, in polvere parzialmente sgrassata, come nuovo alimento.

Nel testo di legge, si rintraccia – per l’appunto – la base scientifica, secondo cui il cibo in questione è sicuro, rispetto alle condizioni e ai livelli d’uso proposti. Tale parere fornisce, dunque, motivi sufficienti per introdurre l’ingrediente nella composizione di eventuale pane e panini multi cereali, cracker e grissini, barrette ai cereali, premiscelati secchi per prodotti da forno, biscotti, farciti secchi e quant’altro, stando alla norma dell’articolo 12, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2015/2283.

PARERI DIVISI

Mangi pure gli insetti chi ha voglia di esotico, ma è un gioco in malafede promuoverli per una dieta sostenibile, in alternativa alla nostra“, rispondono gli esperti. “Nessuna riserva, ci mancherebbe altro, per chi voglia assaggiare cibi lontani dalla nostra cultura. Sbagliato e diseducativo, però, presentarli come alimenti sostenibili, da scegliere in alternativa alla nostra dieta, perché meno impattanti sull’ambiente“.

Si tratta di affermazioni false – si tende a specificare – perché la nostra dieta non è solo di qualità, ma a basso impatto ambientale“.

A dimostrazione di quanto sopra parlano, evidentemente, i fatti. L’agroalimentare italiano, a fronte del più alto valore aggiunto in Europa pari a 65 miliardi di euro, espressione della qualità prodotta, ha una emissione di CO2 ad essa correlata pari ad 1/3 delle emissioni francesi e a metà di quelle tedesche. Per non parlare del confronto con altri continenti.

Inoltre – ci si sofferma, altresì, ad osservare – va considerato che molti insetti contengono numerosi elementi anti-nutritivi, che ostacolano il normale assorbimento dei nutrienti. Per non parlare delle sostanze chimiche contaminanti e causa di intossicazione“. Un esempio, “quella avvenuta nel 2007, in California, per consumo di cavallette importate dal Messico. Sostanze, presenti in questi insetti, dato che molto spesso sono importati da Paesi con standard di sicurezza nettamente inferiori ai nostri“.

Basta proporre cibi, sintetici o esotici, come panacea green per l’alimentazione del futuro. La nostra dieta, fatta di qualità, sicurezza, cultura, territori e sostenibilità è il modello ideale da valorizzare e proteggere“.

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