Persino i Griffin non sono più gli stessi…

Chi pensa si tratti ‘solo’ di un cartone animato è ancora in tempo a cambiare opinione. Ideata nel 1999, per un pubblico espressamente adulto, la serie si distingue per il tratto irriverente, la verve comica, il mood dissacrante, tanto da sapersi rendere un vero e proprio cult.

Stiamo parlando, per chi non l’avesse già in qualche modo intuito, de ‘I Griffin‘, tipica narrazione della famiglia americana, riveduta e corretta. La vena fa leva su un umorismo di natura demenziale; mentre il racconto si nutre di un susseguirsi di flashback, ad argomentare quel che accade. Più semplicemente, il costrutto, nel totale, risulta divertente e, quel che più conta, funziona.

Tanto che, giunti alla 21esima stagione, si è ipotizzato di sperimentare, ulteriormente. Qualcuno, sul Web, seguendo forse il trend del momento, ha deciso di sfruttare l’intelligenza artificiale, per trasformare Peter, Lois, Stewe e gli altri protagonisti da fumetto in attori in carne e ossa, riadattandoli, secondo gli schemi di quella che avrebbe potuto essere, negli anni ’80, la sigla di una sit-com per famiglie. Il risultato? Per certi versi realistico, ma insieme grottesco e inquietante.

Merito – o pecca – del profilo YouTube SonUzumakilchigo, che ha voluto utilizzare l’apposito programma grafico per elaborare qualcosa che, a ben guardare, sembra decisamente rimandare ad altro.

Un onore, secondo alcuni – sorta di premio meritato – un insulto, secondo i proseliti e più accaniti sostenitori dei 400 episodi, spalmati negli anni. Qui regna il politicamente scorretto. Qui governa, del resto, anche la libertà. Evidentemente, pure quella di giocare a rimpastare uno show che, nel tempo, ha sempre dimostrato di funzionare. Che dura, dal secolo scorso, nonostante le interruzioni e che ancora, anche quando scanalando lo si rintraccia, in piena notte, fa tanto ridere.

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