Curiose, introvabili (o quasi)… sono le razze in via di estinzione
Bellissimi, misteriosi e… sempre più rari. Animali in via di estinzione, accattivanti per il loro fascino e di cui si contano pochissimi esemplari. Difficili, peraltro, da scovare in Natura, rappresentano un vero tesoro, di inestimabile valore…
- Il leopardo delle nevi o Pantera Uncia, qual dir si voglia, è un felino, originario delle montagne dell’Asia Centrale. Esemplare, questo che, solitamente, abita gli altopiani, tra i 3350 e i 6700 metri di altitudine. In tempi recenti, gli studiosi della Snow Leopard Survival Strategy hanno cercato di tracciarne una stima, valutandone la popolazione intorno ai circa 6000 esemplari. Tuttavia, si teme che gli animali, ancora in età riproduttiva, siano meno di 2500, a causa del bracconaggio e della distruzione del loro habitat
- Diversamente, il Tamarino calvo (Sanguinus bicolor) è un piccolo primate, residente presso la regione a Nord del Rio delle Amazzoni, nella foresta pluviale del Brasile. Purtroppo è anch’esso in via d’estinzione, a causa – soprattutto – dell’uomo, che sta distruggendo il contesto in cui l’animale è solitamente abituato a muoversi
- Passiamo al Toporagno elefante, o Macroscelides proboscideus. Ebbene, al suo riguardo si ipotizzava addirittura che fosse estinto. Tuttavia, nel 2018, se ne sono avvistati 12 esemplari, nel Gibuti. Per di più, oltre che raro, tende a mimetizzarsi e scappa via velocemente, aspetto che rende ancor più difficoltoso tracciarne una stima quantitativa
- Lo Squalo Angelo o Squatina vive nelle profonde acque dell’Oceano Atlantico. Tuttavia, è possibile rintracciarlo anche nel Mar Mediterraneo. Il suo stato di conservazione è a livello assai critico, tant’è vero che la pesca ne è vietata. Proprio la caccia selvaggia ne ha ridotto, difatti, drasticamente il numero degli esemplari
- L’Aquila delle Filippine (Pithecophaga jefferyi), la più grande al mondo per via della lunghezza, può raggiungere tra gli 86 e i 102 centimetri. Specie, anch’essa in pericolo, tant’è che la popolazione si è ridotta vertiginosamente, negli ultimi decenni, a causa del processo di deforestazione. Un rapace, quest’ultimo, dichiarato Uccello Nazionale delle Filippine: qui, chi ne uccide un esemplare è punibile con 12 anni di carcere
- Il Pangolino arboreo (Manis tricuspis) è un mammifero, tipico delle zone tropicali dell’Asia meridionale e dell’Africa subsahariana. Un tempo molto diffuso, cacciato illegalmente per la carne prelibata, si sta irriducibilmente riducendo di numero. Del resto, persino le squame sono oggetto di contrabbando. Un traffico, peraltro, internazionale
- Tra i coccodrilli più lunghi al mondo, il Gaviale del Gange (Gavialis gangeticus) si caratterizza per il muso, lungo e affusolato. Una specie che prolifera presso i fiumi delle pianure del subcontinente indiano, la cui popolazione è diminuita, nel giro di circa 60 anni. Il numero è calato fino a soli 500 esemplari. Alligatori, uccisi per la pelle o per essere esposti, a guisa di trofei. Non solo, il loro habitat è sempre più inquinato, oltre ad essersi ridotto a causa dell’estrazione della sabbia, che ha modificato i fondali dei fiumi
- Originario della Cina, il Rinopiteco bruno (Rhinopithecus bieti) è una scimmia, dall’aspetto decisamente buffo. Sembra, infatti, aver esagerato con la chirurgia estetica. In fortissimo pericolo di estinzione, anche in questo caso per la deforestazione, attualmente il numero di esemplari tracciati corrisponde a non più di 2000 unità
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