Grazie ad un selfie, all’Ultima cena… c’eravamo anche noi

Grazie ad un selfie, all’Ultima cena… c’eravamo anche noi

Tutto merito di Duncan Thomsen… e della più avanzata tecnologia. Il montatore cinematografico inglese ha adoperato, infatti, proprio il trucco che, evidentemente, conosceva più a fondo, per dar vita ad una serie di immagini, da lasciare a bocca aperta.

Attraverso l’utilizzo di un software basato sull’intelligenza artificiale chiamato Midjourney, il 53enne nativo di Brighton ha ricreato i selfie storici di Enrico VIII, Elisabetta I, non dimentico neppure dei soldati di Agincourt. Ha condotto fino a noi l’istantanea della battaglia di Waterloo; ci ha riportati alle atmosfere della corte di Cleopatra; ci ha fatto presenziare, niente di meno che all‘Ultima Cena.

QUANDO VEROSIMILE FA RIMA CON ‘VERO’

Così, come spettatori di veri click, eravamo tutti presenti, nel momento in cui gli accadimenti hanno segnato la Storia. Midjourney, d’altronde, è una piattaforma popolare, proprio per la capacità di riproporre fotografie realistiche, per mezzo della I. A.

Scatti, diventati virali, come è accaduto nel recente passato con altri autori. Così, papa Francesco ha potuto indossare un vistoso piumino bianco; mentre l’ex presidente Donald Trump è stato arrestato, sorta di preveggenza, che un po’ lascia basiti, un po’ diverte.

Al di là, tuttavia, delle alzate di sopracciglio o dei sorrisi, l’autore stesso ritiene che materiale del genere, stando anche ai più moderni costumi, possa venire utilizzato per insegnare la Storia nelle scuole. Un linguaggio più attuale ed in linea con i tempi, insomma, per raccontare di avvenimenti e/o personaggi che hanno modificato il corso delle cose e che oggi, pur sembrandoci tanto lontani, possono, attraverso il metodo in questione, forse poco ortodosso ma di sicuro funzionale, avvicinarsi, se non addirittura raggiungerci.

LEGGI ANCHE: Fammi vedere i tuoi scatti e ti dirò chi sei… l’I.A. ora interpreta i selfie

LEGGI ANCHE: DeepDub: quando l’algoritmo ruba l’anima alla voce