Quel raccolto… borseggiato all’800

Quel raccolto… borseggiato all’800

Le pettinature contemporanee? Sono quelle rubate ad un romanzo di Emily Brontë, copiate a Virgina Woolf, trafugate alle protagoniste di Bridgerton. Insomma, il raccolto sembra, nell’aspirazione all’avanguardia, volersi – per paradosso – ritrarre indietro nel tempo.

L’ispirazione è quella, insomma, rivolta i ritratti celebri di fine ‘800 o inizio ‘900, rielaborata, tuttavia, in maniera contemporanea. Così, tornano di moda i capelli sollevati e riuniti alla nuca, intrecciati sui lati e legati con leggeri nastri, dai colori pastello.

Composizioni, che conservano il sapore e l’aspetto di secoli andati, con chiome che puntano al basso, dietro la nuca, e scriminature centrali; che si riempiono di lato, con ciocche più morbide o minuti torchon, ad incorniciare il viso. E tanto ricordano l’andamento morbido, portato alla ribalta, persino su tela, dalla scrittrice Virgina Woolf.

TRE ESEMPI SU TUTTI

Antonio Marras, ad esempio, modernizza le linee, servendosi di una fitta rete di trecce, posizionate ai lati del viso, per ‘sculture’ a metà tra Anna Karenina e la principessa Leila di Star Wars.

Trecce posizionate lateralmente che, però, scendono lungo le spalle e il petto, anche per le modelle di Yuhan Wang, in stretta corrispondenza stilistica con le acconciature dell’Età della Reggenza inglese. Il merito va soprattutto ai nastri, esili e dalle nuance pastello, che le legano e le attraversano, decorandole. L’accento contemporaneo sta, invece, nel ciuffo alto, d’ispirazione rockabilly.

Guardando ancora più al passato, Francesca Liberatore, prende a rincorrere e ripercorrere la seconda metà del Settecento e gli anni di Maria Antonietta, compresa la sua distintiva estetica. Vere e proprie roccaforti, altissime e ricche di volume, come quelle indossate durante il secolo dei Lumi. L’aspetto giovane si rintraccia, di contro, nella linearità – prive di volute o elementi decorativi – e il finale scompigliato e increspato, alto sulla testa, a formare un bun. Dettaglio, quest’ultimo, che – sorta di salto temporale – fa rimbalzare tutto in avanti, in tempi decisamente più attuali.

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