Compie un quarto di secolo la pillolina che salvò l’erezione maschile

Compie un quarto di secolo la pillolina che salvò l’erezione maschile

Venticinque anni e… chi lo avrebbe mai detto! Del resto, di strada ne ha percorsa, eccome, la pillolina blu. Il Viagra, farmaco che ha cambiato – anzi, rivoluzionato – la terapia della disfunzione erettile, è stato autorizzato per il commercio il 27 marzo 1998 dalla Fda, la Food and Drug Administration americana.

Sildenafil, questo il nome della molecola che si classifica come il primo trattamento non chirurgico per l’impotenza, ha spostato la prospettiva di molti uomini e di numerose coppie, in tutto il mondo. E tanto il prodotto si è rivelato funzionale, da accaparrarsi la genia di tutta una serie di altri farmaci, arrivati in successione. Tadalafil, Vardenafil, Avanafil, il più giovane, che garantisce la sua azione, in soli 15 minuti.  

Appena giunto sul mercato presentava un costo di sette dollari a pillola e bastava assumerlo, secondo le indicazioni, un’ora prima del rapporto sessuale. Il risultato, una prestazione ‘scaccia ansia’ sotto le lenzuola. La spinta, per di più, stando agli esperti, per molti uomini, a chiedere aiuto, con meno ipocrisia e/o preconcetti, rispetto ai disturbi della sfera sessuale.

Non è un afrodisiaco – questo, oramai, lo abbiamo imparato – non influisce sulla libido o il desiderio ed è specifico per le disfunzioni. Da non adoperare, quindi, se non si hanno problemi. Non solo. Aumenta l’effetto rilassante dell’ossido nitrico, sostanza chimica che interagisce con il flusso sanguigno, a livello del pene.

L’azienda farmaceutica che lo realizza, la Pfizer, originariamente, lo aveva progettato, in veste di medicinale per le patologie cardiache: l’idea di un potenziale utilizzo per trattare l’impotenza è arrivata dopo, nel momento in cui alcuni pazienti hanno riportato erezioni inaspettate.

A dimostrazione del successo, e qui chiudiamo, già 10 anni fa, nel 2013, per i 15 anni di Viagra i dati parlavano, per la sola Italia, di 86 milioni di compresse vendute, collocando il nostro Paese al secondo posto nell’area europea.

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