Quando saper cantare non era ancora un optional…

Quando saper cantare non era ancora un optional…

Lei parla… Lui, come è giusto che sia, risponde e entrambi non le mandano a dire. Protagonisti della vicenda, nell’ordine, Laura Pausini e Blanco, ambedue, per l’occasione, senza peli sulla lingua. Magari, si denuncia a carico del secondo, se possibile, una certa tendenza alla ‘coda di paglia’…  

Fatto sta, la star romagnola, fresca di matrimonio e al 30esimo anno di carriera, ha detto la sua, rispetto all’uso dell’autotune. Si è mostrata, in sintesi, in evidente dissenso con gli escamotage adoperati dalle nuove leve, sorta di mascheramento, per contravvenire ai rispettivi limiti vocali.

Non si è fatta attendere, dunque, la replica piccata del giovane bresciano. Un botta e risposta tra due protagonisti della scena musicale, che ha finito, come spesso accade, per incuriosire e dividere.

Dovendo fare un passo indietro, Pausini, in attesa del nuovo tour e lanciato il singolo Un buon Inizio, sta promuovendo i prossimi progetti. Trovano, così, spiegazione, i contenuti dell’intervista fiume, rilasciata a Radio Italia. Ebbene, la nostra si è lasciata andare – tra l’altro – ad un’invettiva, rivolta ai talenti emergenti del panorama canoro nostrano e le sue dichiarazioni non sono certo passate inosservate.

Devo dirlo, scusate, ma adesso cantano cani e porci. Ci sono nuovi ragazzi che lasceranno il segno, ma anche altri che dicono ‘cantiamo una canzone e diciamo delle parole’. E per me non è il modo giusto. Perché anche il nostro è un lavoro serio e merita rispetto. Mia figlia, ad esempio, mi ha messo dei pezzi e mi ha detto ‘senti che bella questa qui’. Così io le ho detto ‘ma secondo te questo sa cantare? No, perché guarda che qui è tutto autotune“.

E’ innegabile che alcuni, tra i nomi di spicco del momento, facciano ampio ricorso al software. Altrettanto vero, come ha tenuto a precisare la stessa Laura, che non necessariamente servirsi di un mezzo alternativo debba coincidere con mancanza di talento. Ad ogni modo, l’abuso, specie tra gli ultimi arrivati, la induce a storcere il naso.

Detto fatto…

Piccato – inutile ribadirlo – Blanco, all’anagrafe Riccardo Fabbriconi, vittima o protagonista, suo malgrado, di un’annata, decisamente movimentata. La sfuriata sul palco di Sanremo, prima; poi, a seguire, l’ultima fatica, Innamorato, che include anche un duetto con Mina… Insomma, sa come far parlare di sé, il nostro. Di districa tra polemiche inerenti alla produzione e alla vita privata e, a cavallo del gossip galoppa… fino all’ultima stoccata.

Sembra proprio che il ventenne, vincitore di Sanremo 2022, si sia sentito personalmente toccato dalle esternazioni della cantautrice. Di conseguenza, la replica: “Usiamo l’autotune come sfumatura, come un colore più moderno. Quindi, devo dire che non sono d’accordo con Laura Pausini. La stimo ma, su questa cosa, la penso diversamente. Penso che nella Trap – dove si usa molto l’autotune – a volte gli artisti hanno più cose da dire rispetto a chi non lo usa. Magari le cose che canto io con l’autotune possono trasmettere più emozioni di alcuni colleghi che non lo usano. Io, per esempio, ascolto più volentieri Sfera Ebbasta. A me dà qualcosa in più uno Sfera nei suoi testi, rispetto alla Pausini“.

Frecce, che volano di qua e di là, pronte a colpire l’avversario e a far breccia sui personali followers. Non resta che verificare chi la spunterà, in attesa… della prossima puntata.

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