Ci vuole gusto: parola di Stanley Tucci

Ci vuole gusto: parola di Stanley Tucci

Eravamo abituati a godercelo, comodamente accoccolati sul divano, in mano il telecomando, oppure seduti sulle poltrone di un Cinema. D’altronde, lo abbiamo ammirato ed applaudito, nei ruoli più disparati. Eppure, ancora non ce lo eravamo immaginati… nelle vesti di chef.

Stanley Tucci, noto attore italo-americano, si concede, dunque, ai fornelli. Si trasferisce, in poche parole, dal teatro ai mercati e, piuttosto che recitare, si fa portavoce, per una volta, di ricette tradizionali. Pasta aglio, olio e peperoncino, giusto per fare un esempio.

Produttore, sceneggiatore, interprete poliedrico (ce lo ricordiamo in così tanti e svariati ruoli, da averne perso il conto…), del nostro si può dire di tutto e non sorprende che, adesso decida di trasferire il personale talento, nella nuova sfida della cucina.

Passione, che ricava salde radici nel passato di una famiglia di origini calabresi e che viene celebrata in un’autobiografia: Ci vuole gusto – La mia vita attraverso il cibo, edita da Baldini+Castoldi.

Risultato, quest’ultimo, di un’avvicendamento di appunti, presi in un momento drammatico. Terrorizzata dall’idea di non riuscire più a gustare nulla, per via della malattia, la Star Hollywoodiana ha iniziato, difatti, a scrivere. Sua l’idea, pure, di produrre Searching for Italy, programma in onda sulla CNN, atto a svelare e far assaggiare agli Americani location e pietanze, tipiche della Penisola.

Un viaggio territoriale – leitmotiv la cultura – in cui vengono raccontate le diverse tipicità. Un invito ad approcciare il cibo, sorta di terapia salva dolore, appetitosa educazione all’assaggio riuscito, che si manifesta attraverso al curiosità ed accompagna al raggiungimento di un godimento genuino.

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