Naso: privilegio di chi nasce ‘con la corona’…
Disney, ancora una volta nel ciclone delle polemiche e, se di censura, al riguardo, abbiamo già parlato, adesso si aggiunge una nuova, ennesima, querelle. Ad accendere gli animi, in questa circostanza, è stata una questione – udite udite – di naso. Ultima grottesca crociata, evidentemente, del politically correct.
Spieghiamo meglio. Fonte dell’effervescente dibattito è stato un filmato, divenuto in breve virale e pubblicato, ovviamente, su Tik Tok dall’account @gangbanger_0, che ha superato, nel giro di poco, oltre cinque milioni di visualizzazioni.
Nel video si è analizzato, in partica, il ‘particolare anatomico’ delle varie protagoniste dei celebri Cartoon. Si va dalle primissime: Biancaneve e Cenerentola, ad Aurora, ad Ariel, a Bella… fino ad arrivare alle più recenti. Ebbene, tutte, si evince, sono accomunate da un tratto somatico che le contraddistingue, vale a dire un adorabile nasino all’insù. Perfetto, piccolino, rispettoso dei lineamenti del volto e tipico – per così dire – delle principesse o, quanto meno, delle prime donne della favola interessata.
E le cattive? Per loro – ahinoi – non c’è scampo. Streghe malvage o sorellastre che siano, queste ultime sono vincolate da tratti meno nobili; decisamente più pacchiani e ordinari. Dozzinali, secondo stereotipi che, solo fino a qualche tempo fa, venivano comunemente adoperati, alla stregua dell’andatura delle sopracciglia, per meglio identificare il carattere che accompagnava il personaggio. Invece no. Oggi le cose sono cambiate e vengono spesso vissute come un maltolto, il segno evidente di una negatività che non piace e che nulla – o assai poco – ha a che vedere con la malvagità.
Più banalmente, della serie: “Perché loro Sì e noi no?“.
“Uno dei modi più semplici per capire se una donna sarà malvagia o semplicemente insopportabile è se ha un naso, che non è un naso“, viene fatto notare. E sia, tant’è che, l’hashtag #disneyprincessnose, sulla piattaforma, conta oltre 650 mila visualizzazioni. Alcuni utenti hanno voluto sottolineare quanto sia stato duro, per loro, l’impatto con le figure femminili animate, tanto da condizionarne l’adolescenza ed interferire sul livello di autostima.
Un’ossessione – dunque – che si va aggiungere come un masso sulle precedenti, a nostro modesto avviso, non meno insensate. Risultato: impazzano le testimonianze di quanti si dimostrano vogliosi di condividere la personale esperienza e sono disposti ad elargire consigli su un’eventuale chirurgia plastica.
Torna in mente e, del resto, non risale neppure a troppo tempo fa, la volta in cui ci si è chiesti se il bacio del Principe per risvegliare la sua amata fosse legittimo oppure no, data la mancanza di consenso da parte della sventurata di turno, che giaceva priva di sensi. La Casa ‘madre’, allora, è prontamente intervenuta, dimentica di ragazze indifese, ingenue o dall’animo delicato e pronta a sostituirle con indomite eroine, indipendenti, determinate, persino furbe.
Ci si domanda, di conseguenza, se accadrà, oggi, lo stesso e se, oltre a non necessitare del Principe Azzurro, da adesso in poi, le nostre non potranno più contare neppure sul loro prestigioso nasino alla francese.
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