Camogli in Festa con la sua Sagra

Camogli in Festa con la sua Sagra

L’evento è in procinto di compere 71 primavere. Ebbe inizio, difatti, quando – nel 1952 – un gruppo di pescatori, in occasione della festa del santo patrono San Fortunato, decise di attirare più gente friggendo pesce su fornelli collocati sulla piazza del borgo e offrirlo in omaggio. L’iniziativa ebbe talmente successo, che i pescatori decisero di ripeterla, negli anni seguenti. Tempo dopo, prese corpo l’idea di realizzare un’unica padella, enorme, per cuocere la frittura, in piazza. Nel 2001, la Pro Loco di Camogli, grazie al contributo della Friol, mise a punto una padella, interamente di acciaio inossidabile, prima al mondo per grandezza.

La premessa, per descrivere una ricorrenza che si ripete puntuale, ogni anno, tradizione che si riconferma tra gli appuntamenti più attesi della Liguria del Levante, ovvero La Sagra del pesce di Camogli.

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Dunque, la Festa è pronta a ripetersi domenica 14 maggio 2023. Fulcro, in Piazza Colombo. Tuttavia, verrà coinvolto l’intero borgo marinaro. Il programma dettagliato è ancora in via di definizione, ma come d’abitudine, la sera della vigilia si terrà la consueta celebrazione religiosa, con tanto e di processione e Banda al seguito. Sulla spiaggia, poi, sarà possibile ammirare lo spettacolo dell’incendio dei falò, realizzati dagli abitanti dei due quartieri di Porto e Pinetto, mettendo insieme grandiose “sculture” con materiale di scarto. Vecchi mobili, pezzi di barche rotte, vecchie persiane saranno i protagonisti, a cui faranno seguito i fuochi d’artificio, anche questi in riva al mare.

In breve, circa 30 quintali di pesce azzurro saranno fritti ad arte nel padellone da Guinness dei Primati. Del peso di ben 26 quintali, vanta un diametro di tre metri e ottanta centimetri e può contenere oltre 3.000 litri di olio. La partecipazione è gratuita, basta mettersi in fila per ricevere la propria porzione e gustare il prodotto, freschissimo, distribuito dai numerosi volontari presenti. Sono più di 100.000 le persone attese.

Ed è anche, questa, l’occasione per visitare il patrimonio cittadino. Oltre al lungomare, conservano intatto il loro fascino la Basilica Minore di Santa Maria Assunta, i vicoli della palazzata, il porticciolo, l’arroccato Castello della Dragonara.

Nei dintorni, non ci si può esimere da una gita via mare, per raggiungere la celebre Abbazia di San Fruttuoso, iconico e isolato complesso monumentale, bagnato dalle acque cristalline. Poco lontano – raggiungibile anche a piedi – il centro storico di Recco, dove assaggiare l’altrettanto prelibata focaccia.

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