Fermagli, tiare, fiori… un florilegio di dettagli, per i capelli delle Spose
Acconciatura, da sempre protagonista di un evento, destinato a rimanere per la vita. Ecco, allora, che scegliere come sistemare i capelli diventa indispensabile per valorizzare al meglio il momento e stabilire, pure, gli accessori da posizionare tra le chiome.
A complemento dell’abito, del resto, queste ultime definiscono il look ed incorniciano, insieme, il volto. E, se è vero che i gusti sono gusti e a ciascuna va, quindi, riservato il suo, ciò non di meno, c’è una storia dietro fermagli & co, che vale la pena di raccontare. Partenze e ritorni – come il resto – a definire il tempo che passa e caratterizzare le diverse epoche.
Così, onde e riccioli, trecce decorate e quant’altro sono giunti a noi, direttamente da Roma Antica, dimenticati – prima – e poi ripresi.
Negli anni ’30, must have era una sorta di cuffietta, agghindata di perle e brillanti e simile, in tutto e per tutto, a quelle Rinascimentali. Successivamente, intorno alla metà dello scorso secolo, si è passati, per adornare il capo delle Spose, ai fiori secchi sostituiti – volendo – da mollette, capaci di raccogliere ciocca per ciocca in boccoli sapientemente strutturati.
Dire sixties equivale a raccontare della generazione a cui sono appartenuti i figli dei fiori. In questo caso, parola d’ordine era semplicità. Eppure, treccine, fascette ecc… interpretavano ugualmente la loro parte.
Lunghe chiome e fiori – grandi e rigorosamente freschi – hanno caratterizzato gli anni ’70; mentre negli ’80, a contare, è stato soprattutto il volume. Largo, dunque, a cotonature, tiare e via discorrendo.
Dai ’90 in poi, ciò che conta è che nulla sia lasciato al caso. Anche scelte minimal andranno coadiuvate dalla competenza di un professionista, in grado di suggerire, seguire, consigliare la cliente, nella maniera più attenta possibile.
Nel mezzo del percorso, gli oggetti di arredo per i capelli si sono, insomma, assommati, diversi tra loro, tutti validi, a seconda delle esigenze. Tra questi, alcuni sembrano intramontabili. Li ritroviamo oggi come un tempo e sanno fare ancora la loro figura…
CERCHIETTO: un classico, utilizzato anche negli outfit di tutti i giorni. Eppure, è profondamente amato, poiché in grado di esaltare le diverse forme del viso. Variabile per spessore, cambia anche rispetto alle decorazioni: cristalli, inserti in pizzo, piume, etc.
CORONCINA E TIARA: rappresentano il sogno di quante, almeno per una volta, desiderino sentirsi principesse. Perfette nelle occasioni solenni, vanno indossate, affinché l’effetto rimanga sobrio, da sole.
PETTININI: retrò quanto basta ma, al tempo stesso, dall’accento sentimentale, sono reperibili nelle creazioni più disparate, pronti a soddisfare le richieste più strane ed esigenti.
FERMAGLIO: sinonimo di femminilità, vanta il grande pregio, con sé, di contenere luce. Di solito, i motivi possono riprendere i medesimi del vestito nuziale e si può optare di applicarne, tra i capelli, anche più di uno.
In ultimo, premesso che pettinatura e monili dovranno armonizzarsi a vicenda, tendenza vuole che la selezione cada, ai giorni nostri, su dettagli dal taglio romantico. Protagonisti quel che serve, sia sui raccolti, sia sulle chiome sciolte. Ultimo stilema interpretativo di qualcosa che non accenna a passare di moda. Mai.
LEGGI ANCHE: Istrioniche, estrose, personalizzate, ecco le nozze nell’anno 2023
LEGGI ANCHE: Per le nozze va ora in onda… il taglio dei capelli!