Bosco Verticale: l’area green più cool di Milano
L’opera, indipendentemente da tutto, si annovera tra quelle che si fanno ricordare. In più… va di moda. Ecco, allora, che il Bosco Verticale, sorta di capolavoro architettonico progettato da Stefano Boeri, attira la curiosità di molti. In pratica, stupisce, affascina, conquista, per tanti motivi differenti.
Si tratta – più nel dettaglio – di un complesso residenziale – due palazzi, in tutto, a torre – ubicati all’interno del Centro Direzionale di Milano, cluster denso di grattacieli, che comprende alcuni tra gli edifici più alti d’Italia. Ulteriore plus, per una costruzione – cominciata nell’autunno 2009 e terminata nel 2014 – vincitrice dell’International Highrise Award e riconosciuta come Migliore Architettura del Mondo 2015, grazie alla sua unicità sperimentale.
Una vera e propria foresta – in effetti – nel cuore di Milano. Le facciate vantano 711 alberi, 5mila arbusti di grandi dimensioni e 15mila piante, perenni e ricadenti, che si densificano in altezza, sino a ricoprire un’area equivalente a due ettari di forestazione. Per non parlare delle 94 specie vegetali, di cui 59 sono utili per gli uccelli, 60 sono arboree e arbustive e 33 sono sempreverdi.
Una fonte di tutela, dunque, per la biodiversità, attraverso la creazione di habitat biologici. L’ecosistema – nello specifico – è in grado di attrarre volatili e insetti “diventando un sensore urbano della ricolonizzazione vegetale e animale spontanea della città“.
Fin qui… tutto bene. Un neo, tuttavia, c’è, se così vogliamo definirlo. Ma tant’è, il lusso si paga e, ancor di più, di questi tempi, il benessere. Pertanto, bisogna attendersi costi rilevanti, in perfetta adesione a quanto puntualizzato fin qui.
Gli appartamenti sono – su questo non vi è dubbio – lussuosi e di design e rientrano nella speciale fascia del mercato immobiliare ‘alto’. Quello, insomma, che non conosce mai crisi.
Volendo entrare nel dettaglio, il prezzo al metro quadro degli immobili varia in base alla metratura, all’esposizione alla luce solare e al piano e va dai 12.000 ai 15.000 euro, in aggiunta alle spese condominiali, che oscillano tra i 1000 e 1200 euro al mese. Tuttavia, è doveroso precisare che il grattacielo offre una serie di servizi, tra cui palestra, piscina, reception h24, sala comune per le riunioni etc. Tutti comfort che, ovviamente, richiedono le loro spese.
C’è da domandarsi, a questo punto, se ne valga la pena. Ebbene, a fornire una risposta sono, almeno in parte, i benefici apportati dalla vegetazione che caratterizza l’architettura.
Il microclima presente genera umidità, filtra le polveri sottili (o ne devia il percorso), attenua notevolmente l’inquinamento acustico, depura l’aria sottraendo CO2 dall’atmosfera ed emettendo O2, protegge dall’irraggiamento solare attraverso l’ombreggiatura fogliare e ripara dal vento, grazie all’azione frangivento delle fronde.
Non solo. Le specie arboree, con il succedersi delle stagioni, non rinnovano solo i propri colori ma quelli dell’intero stabile. E’ così che la location, in primavera, assume delicate tonalità pastello; mentre in autunno, alla fine della stagione vegetativa, lascia spazio a cromie, decisamente più calde.
LEGGI ANCHE: Felicittà: a Milano si vive bene, a partire dalla mente
LEGGI ANCHE: Milano Verticale UNA: il bello e il buono dell’ospitalità sotto il cielo della Madunina