La guerra dei bottoni…
…o meglio, la sempiterna competizione tra uomo e donna parla anche attraverso i simboli della moda. Così è per le camicie e, più nel dettaglio, al di là delle linee, per le loro allacciature, che da sempre stabiliscono una discriminante tra i due sessi.
PIU’ SEMPLICE DI QUANTO SI PENSI
L’abbottonatura cambia, insomma, informando – prima ancora del resto – a quale fetta di universo sia rivolto quel determinato prodotto. Niente discriminazioni, sia chiaro. La teoria, più ricorrente e accreditata, vuole che la questione derivi da un mero fatto di comodità. I bottini maschili – cioè – venivano cuciti a destra, per rendere più facile la sbottonatura e consentendo, in tal maniera, di tenere, nella mano destra, l’arma.
Un po’ come avviene per l’apparecchiatura della tavola – insomma – tutto riporta a buon senso e praticità.
Del resto, nel Medioevo erano solo i Signori maschi ad indossare vesti e camicie con bottoni. Le donne, dal canto loro, facevano i conti con laccetti o gemelli nei polsini. Consideriamo, poi, che le dame di buona famiglia o coloro che facevano parte della nobiltà non erano solite vestirsi da sole. Si facevano aiutare dai domestici che, nella stragrande maggioranza dei casi, erano destrimani. Ecco la semplicità, quindi, con cui si spiega che i bottoni degli abiti femminili venissero cuciti a sinistra, in modo tale che qualcun altro potesse allacciarli.
Storici ed esperti, a tal proposito, chiariscono: “è importante chiedersi di quale periodo stiamo parlando, visto che i bottoni – sulla camicia e la giacca – sono un fenomeno relativamente nuovo“.
“Come regola generale – specificano, poi – molti elementi e scelte di costruzione e design della moda maschile sono da ricondursi al mondo militare e alla praticità del vestire di un soldato“. Riuscire e prendere con la mano destra un’arma tenuta nascosta sotto la camicia era dato non di poco conto – in pratica – considerata l’impellenza del momento.
…MA C’E’ DELL’ALTRO
Altre tesi, ruotano attorno alla necessità delle donne di allattare. Tradotto: i produttori di abbigliamento, ancora una volta, presumendo che la maggior parte delle Signore fosse destrimana, pensavano che avrebbe appoggiato il piccolo sul braccio sinistro. Pertanto, hanno scelto di posizionare i bottoni, in modo tale da poter utilizzare la mano destra per sbottonarsi. Terza ipotesi, non confermata, prevede che sia stato Napoleone ad ordinare che l’abbigliamento femminile fosse abbottonato al contrario, rispetto al maschile, per distinguere chiaramente i due generi.
Fatto sta, nella seconda metà dell’800, quando i bottoni si diffusero anche nel corredo femminile, venne sancita la netta ripartizione. Nei look del sesso forte si sovrapponeva la parte sinistra a quella di destra; diversamente, i bottoni erano posizionati a sinistra. Secondo l’interpretazione di alcuni, niente altro, se non un ulteriore maniera per sottolineare l’inferiorità di un genere rispetto all’altro. Il presupposto che le ‘deboli’ per eccellenza, avessero necessità di assistenza, perfino nel vestirsi. Non solo, ancora più subdolamente, con i bottoni così collocati: “le donne sembravano inferiori agli uomini in forza e in rapidità e precisione di movimento“.
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