Ehi tu… che fine hai fatto?

Ehi tu… che fine hai fatto?

Pericoli – e conseguenze – del cambiamento climatico. Fatto sta, la deforestazione in prima linea e, a seguire, subito in coda, lo sfruttamento delle risorse naturali del Pianeta hanno fatto sì che siano scomparse, dai pesci ai mammiferi, alle piante, un’enorme quantità di specie.

Gli scienziati, nello specifico, ritengono che la Terra abbia già attraversato cinque eventi di estinzione di massa e molti temono che si trovi, addirittura, nel mezzo di un sesto. Solo nel 21° secolo, sono scomparse centinaia di organismi di origine differente.

Qualche esempio? Sentite qui…
  • Il rinoceronte nero, un tempo, popolava diverse zone dell’Africa occidentale, principalmente il Camerun. A causa dell’incessante bracconaggio dell’avorio, tuttavia, è stato dichiarato estinto, nel 2011
  • Una sottospecie della tartaruga delle Galapagos, l’ultima tartaruga dell’isola di Pinta è morta nel 2012. La Lonesome George aveva lottato con la perdita di habitat, sin dal 19° secolo. Motivo, la deforestazione causata dalle numerose capre invasive, introdotte nei suoi luoghi d’origine
  • Endemico dell’isola di Taiwan dell’Asia orientale, il leopardo nebuloso di Formosa era un fiorente predatore. Sfortunatamente, il disboscamento ha spinto i bellissimi ma temibili felini sempre più verso la montagna, riducendo man mano il loro habitat, fino ad eliminarli, nel 2013
  • Inestinguibile, invece, almeno così avrebbe voluto la scienza, lo stambecco dei Pirenei, prolifico, a suo tempo, presso le colline rocciose della Catena spagnola. Dopo la morte improvvisa dell’ultimo esemplare, gli studiosi ne hanno raccolto tessuto e DNA e clonato uno nuovo che però, gravemente difettoso, è sopravvissuto per soli sette minuti…
  • Dal canto proprio, il puma orientale, una volta, si aggirava per le montagne boscose, su e giù per la costa del Nord America. La caccia e la deforestazione hanno fatto sì che l’animale, membro d’eccellenza della catena alimentare nordamericana, sia stato dichiarato estinto, nel 2000
  • Vogliamo parlare del Tuffetto del Delacour? L’uccello è stato avvistato, l’ultima volta, nel 1982. Poi più nulla. Tuttavia, benché nel 2010 sia ufficialmente stato dichiarato estinto, si presume che gli esemplari rimasti si siano accoppiati con i corrispettivi del lago Alaotra, per dar vita ad una specie ibrida
  • Il rospo dorato rappresentava, fino a qualche anno fa, uno spettacolo comune e bello, in Costa Rica. Poi, impossibile da rintracciare, dal 1989, è stato ufficialmente dichiarato estinto nel 2007, probabilmente vittima della chitridiomicosi, malattia infettiva, fatale per gli anfibi
  • Mascotte ufficiale della prefettura di Ehime, la lontra di fiume giapponese, anni fa, nuotava e giocava nei fiumi della zona. Come troppo spesso accade, alle bellissime creature è stata data la caccia su vasta scala, per ricavarne le pellicce. Così, alla fine, sono state dichiarate estinte, nel 2012
  • Una sottospecie del rinoceronte di Giava, il vietnamita, che un tempo si trovava in tutto il sud-est asiatico e nella Cina meridionale, è stata dichiarata estinta, nel 2011. Del resto, l’intera razza è a rischio imminente, a causa dei bracconieri e dalla caccia ai trofei
  • Storia a parte, per il pipistrello dell’isola di Natale, endemico della piccola isola a sud dell’Indonesia. Il minuscolo esemplare non è mai stato abbondante, almeno da quando è iniziata la sua osservazione, tanto da venire dichiarato estinto, nel 2014
  • Il pesce spada cinese, simile al salmone, ha trascorso la maggior parte della sua esistenza in mare, prima di risalire il fiume Yangtze, per accoppiarsi. Tuttavia, la costruzione della diga di Gezhouba, nel 1981, ha interrotto il suo schema migratorio, segnandone irrimediabilmente il destino. Considerato funzionalmente estinto, dal 2003 sono state avvistate solo due femmine e, dal 1995, non c’è traccia di pesci adolescenti
  • Originari del Mar di Galilea, i Tristramella sacra, a mascella lunga, erano unici, tra le poche specie di pesci che praticavano la “cova paterna”. Il maschio – cioè – trasportava le uova, proteggendole in bocca fino alla schiusa. Una causa vera e propria dell’estinzione va ancora rintracciata ma, nel 2014, la specie è stata ufficialmente rimossa dall’elenco di quelle in pericolo
  • La vita del Po’o-uli, agli occhi del pubblico, fu tragicamente di breve durata. Scoperto solo nel 1973, è stato dichiarato estinto nel 2019. Rintracciabile, allora, nell’isola hawaiana di Maui, la maggior parte ne attribuisce la sparizione alla distruzione dell’habitat

To be continued…

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