Quando casa fa rima con…
L’idea di casa e, ovvio, ognuno ha la sua. Chi preferisce che i negozi siano a portata di mano, chi si ritrova solo in spazi dall’ampio respiro. Chi ricerca la privacy; chi, ancora, si esprime al meglio nella convivialità, magari di una Corte.
I motivi per scegliere, o non scegliere, un appartamento possono essere molteplici. Tutti giusti o giustificabili, a seconda dei gusti, della predisposizione, del carattere.
Poi, però, esistono soluzioni abitative che riescono, in sé, a contemplare il disegno completo delle esigenze. Aderiscono oggettivamente al bello. Sono super partes, diciamo. Capaci di adempiere a tutta una serie di richieste e necessità, senza meno legittime. Si va dal raccordo puramente estetico, alla cura attenta per i più contemporanei requisiti: la scelta dei materiali, la presenza di una tecnologia avanzata, il rispetto per l’ambiente, il rapporto con il verde, la predisposizione aggiornata degli impianti, l’avanguardia nella sostenibilità e nel risparmio, etc.
Sintesi perfetta, alfine, di bellezza e funzionalità, concezione di un moderno stile del vivere rispettoso della più aggiornata filosofia del comfort. Allora, in tal caso, nella situazione, cioè, in cui ci si imbatta in qualcosa che risponda a quanto accennato, diventa difficile ripararsi dalla fascinazione.
‘Case da ricchi‘, pensano alcuni e, nell’immediato, archiviano la questione. In realtà, una visione meno superficiale porta a considerare la cosa sotto altri punti di vista. Se ne valuta il rapporto – per dire – qualità prezzo; se ne sperimenta la serietà e la convenienza dell’investimento; se ne soppesano pro e contro dove, a dire il vero, questi ultimi, sovente, si riduco a poco… o a nulla.
Ecco, questo il preambolo, per trasportarvi in una realtà molto simile a quanto descritto finora. C’è un nome a quanto sopra. Così, se vi trovate, nella Capitale, a passeggiare o fare un giro in macchina per il quartiere Aurelio, il suggerimento è quello di sostare, anche solo per pochi istanti, nel viale che conduce a via degli Aldobrandeschi 105.
E’ proprio al suddetto indirizzo, infatti, che è in fase di costruzione, ancor prima che un palazzo, un’idea. Idea brillante, peraltro, in cui convergono le dinamiche del desiderare, perfettamente allineate, una via l’altra.
Non per tutti. Per molti, però o, almeno, per tutti coloro che possiedono una visione, in grado di andare oltre. 45 locazioni, diverse per metratura, studiate nei dettagli, in cui facilmente – e immediatamente – ci si identifica. Processo di seduzione rapido, pressoché immediato, percettibile già solo dalle immagini presenti sul sito di riferimento.
Si annunciano, alla base, praticità, luminosità, accoglienza, eleganza. Se ne spiegano i dettagli, dalle finiture d’arredo alla partnership con marchi prestigiosi. Se ne denuncia il pacchetto di servizi interni smart, sostenibili e versatili: dispositivi, accessori, e aree funzionali. Si va dalla corte interna al giardino prensile, dall’Amazon lockers all’autolavaggio garage, dall’impianto fotovoltaico alle ricariche per le auto elettriche.
Tradotto: un pensiero per ogni cosa e ogni cosa al suo posto. E poi la Natura, a circondare un ambiente che, tuttavia, conta su una città, appena fuori dalla porta. Facilmente, da qui, si raggiunge San Pietro, Trastevere, la zona Ostiense; a Termini ci si arriva, grazie alla Stazione Aurelia a due passi e altrettanto facilmente, a parti inverse, ci si dirige al mare.
Un progetto ambizioso, vero, proprio perché niente affatto impossibile. E, se l’esterno racconta quanto descritto fino a questo punto, la collezione di bilocali, trilocali, quadrilocali lascia trasparire, a sua volta, una distribuzione degli spazi ottimale, finiture di alta qualità, arredi d’eccellenza, in cui riconoscersi al primo sguardo.
Non siete ancora conquistati? Allora aggiungete, a tutto ciò, una variabile ancor più insidiosa e imprevedibile: il fattore umano. Vale a dire la professionalità di persone esperte del settore e innamorate del proprio lavoro, pronte ad ascoltare, ad accompagnare il percorso del cliente nell’impresa di una spesa, tanto onerosa ed importante. Persone, appunto, e questo è quel che più conta. Non venditori, armati di una passione, dentro, che traspare dai loro stessi occhi, dall’entusiasmo con cui si spendono, dalla serietà che mettono in gioco, nel raggiungimento di un obiettivo che, inevitabilmente, diventa comune.
Ci terminiamo qui e se, per qualcuno, abbiamo parlato forse troppo, ai fatti, ci rendiamo conto, contrariamente, di aver detto sin troppo poco, rispetto ad una realtà che, tuttavia, non ha bisogno che di occhi per essere raccontata. Piace, comunque. Poi, c’è chi, con il cuore, ne rimane inevitabilmente conquistato…
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