Biscotti: questa è una gara all’ultimo assaggio
I biscotti migliori per la colazione? Ci insegna a selezionarli Gambero Rosso. Il requisito primario è, ovviamente, che siano buoni. Ecco perché gli esperti del sano mangiare si sono riuniti, nell’intento di selezionare i prodotti d’elezione, presenti attualmente sul mercato.
Certo, parlando di ‘confezionati’ non ci si può esentare dal considerare che si tratta di alimenti industriali, ricchi – in molti casi – di grassi e zuccheri e che, prima di arrivare sul bancone dei supermercati, sono suscettibili di imponenti processi di trasformazione. Ciò non di meno, rappresentano, per numerose famiglie, la scelta più immediata e poi piacciono, indistintamente dall’età.
Dunque, su questi presupposti si è avviato un vero e proprio test, che ha coinvolto (10+1, in verità) 11 campioni di biscotti, venduti nella Penisola. Tra questi, molti – va detto – quelli fuoriusciti dalle fabbriche del Mulino Bianco.
Tutti, sono stati valutati, partendo dall’assaggio, alla cieca, seguendo i seguenti criteri:
- aspetto visivo
- olfatto
- gusto
- consistenza
- resistenza all’inzuppo nel latte freddo
Il parere, raccolto nel corso della prova di degustazione, ha poi decretato le rispettive posizioni, nella classifica.
Non si è tenuto conto – va specificato – di altri parametri, solitamente presi in considerazione. Vale a dire la lista degli ingredienti, le informazioni nutrizionali, il contenuto degli zuccheri, appunto; l’eventuale presenza di additivi e così via. Ciò premesso, gli Abbracci, firmati proprio Mulino Bianco, si sono aggiudicati ben 90 preferenze su 100. “La forma è bella“, fanno sapere gli intenditori. “Il colore brillante, invitante. I due gusti – cacao e panna – si distinguono bene all’olfatto, si percepiscono buone nuance di burro e il profumo è persistente. Il gusto è pieno, brioso, un po’ infantile e ruffiano al punto giusto. La prova d’inzuppo non ha eguali.“
Subito a ruota, i Pan di Stelle (70/100); mentre la medaglia di bronzo appartiene alle Gocciole Pavesi(69/100).
A seguire: Oro Saiva, Ottimini con riso e mais Divella, Molinetti, Nascondini e Macine. Tarallucci e, per chiudere, Gran cereale classico.
Fuori classifica, i Kinderini, poiché lanciati solo di recente. Oggetto anch’essi di valutazione, tuttavia, hanno ottenuto un ottimo punteggio: (80/100).
“L’aspetto è luminoso. Ogni pezzo è piuttosto grande. Il profumo è dolce, sa di vaniglia…tutto sommato, il sapore è bilanciato, la frolla molto croccante e tenace. Meglio mangiarli in purezza“. Prodotti dalla Ferrero, presso lo stabilimento di Balvano, in provincia di Potenza, si apprestano a conquistare una larga fascia di pubblico (in specie, quello più giovane), per via del sapore e del design, incrementando così l’elenco dei prodotti a cui, da generazioni, siamo affezionati.
100 minuti, fa sapere l’Azienda, il tempo che occorre per il confezionamento di ogni biscotto, dalla preparazione dell’impasto alla decorazione., caratterizzata da un numero infinito di combinazioni (siamo nell’ordine dei 15 milioni).
Il tutto, riassunto in un’ensemble di latte e cacao, al costo di 14 euro al kg (3,5 euro a confezione, da 250 gr). Una creazione, che è valsa un investimento di 50 milioni di euro e una realizzazione, della durata di più di 7 anni.
Una scommessa, l’ennesima che, però, si trova a fare i conti, come il resto, con acquirenti sempre più consapevoli e attenti. Desiderosi di dar retta alla gola, ma esigenti soprattutto nel volersi e nel farsi del bene.
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