Storia di Hermés… e del suo fedele vassallo

Storia di Hermés… e del suo fedele vassallo

Vorreste ricevere in eredità un patrimonio di oltre 10 miliardi di franchi? Allora, qualora non possedeste uno zio in America, mettetevi in fila per farvi assumere come tuttofare e pregate di entrare nelle grazie dell’esimio Nicolas Puech, ultimo discendente del fondatore della casa di moda francese Hermès.

Single e senza figli, l’uomo ha infatti deciso di adottare il suo domestico, un 51enne marocchino, così da poterlo inserire nel testamento. Decisione, quella dell’imprenditore francese che, tuttavia, sta provocando non pochi problemi. Ne è scaturita – difatti – una querelle con l’Associazione Isocrate, Ong svizzera fondata dallo stesso Puech, prima destinataria dei beni in questione.

Per andare al sodo, si tratta del 5,7% del capitale azionario della Casa di moda (escludendo il patrimonio immobiliare). Già in precedenza, la generosità del nostro si era manifestata. Aveva donato al suo inserviente un immobile di lusso a Marrakech del valore di un milione e mezzo di franchi e una villa a Montreux, da 4 milioni. Evidentemente, non è bastato. Colpa/merito, probabilmente, di un legame che, in tempo di lockdown, è andato cementificandosi.

Ora – lo accennavamo – Nicolas Borsinger, segretario della fondazione, ha parlato di “annullamento improvviso e unilaterale di un patto successorio, da ritenersi nullo e infondato“. Alla dipartita del facoltoso magnate, dunque, si attende – quasi certa – un’aspra guerra legale, destinata a protrarsi, forse, anni.

Certo, in base alle leggi elvetiche, sarà difficile per il rampollo di casa Hermès cambiare l’assetto ereditario. D’altra parte, l’escamotage messo in atto da Puech rende complicata l’impugnazione. Sbiadita pare, in ogni caso, la strada che apre le porte all’ipotesi di circonvenzione d’incapace. L’ottantenne gode di ottima salute – fisica e mentale – e dimostra di essere totalmente convinto delle sue dicisioni.

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