Il sogno infranto del duo ostinato che, comunque… c’è

Il sogno infranto del duo ostinato che, comunque… c’è

Ci risiamo, verrebbe da commentare. Sì, perché a pochissimi giorni dalla comunicazione dell’elenco dei partecipanti alla Kermesse canora più rinomata della Penisola la constatazione, ironica, rimane la stessa. Tradotto: vai a vedere e chi manca? Sempre, irreparabilmente, loro, i Jalisse. E certo, di aristocratiche assenze se ne contano anche altre. Rifiutati, a quanto pare, Marcella Bella, Ermal Meta, Al Bano, Arisa

Il fronte degli esclusi al Festival di Sanremo 2024, insomma, è bello farcito. Dire che sono 27 – non certo un circolo ristretto – gli artisti che, invece, saliranno sul palco dell’Ariston, pronti a promuovere i loro pezzi. L’annuncio, lo dicevamo, è stato dato dallo stesso Amadeus al Tg1 delle 13.30 di qualche giorno fa. A sentire il presentatore, sarebbero stati 400 i nomi in ballo. A rimanere delusi, se ne deduce, almeno 373. A partire… proprio da loro che, immarcescibili, anche quest’anno hanno proposto la propria candidatura.

Quasi fosse oggetto di un’inspiegabile sortilegio, il duo composto da Fabio Ricci e Alessandra Drusian, se si esclude la vittoria di quell’indimenticato 1997, non è più riuscito a calcare l’ambito palco. Ventisette volte di fila – ogni anno, puntualmente, hanno tentato l’impresa – che hanno finito per coincidere con altrettanti no. Un record.

Tanto, da scatenare un generale sarcasmo – bonario, ben inteso – comprese le pungenti battute di Fiorello& Co., sempre pronti scherzarci su: “Disavventura per Amadeus: dopo aver annunciato il cast di #Sanremo2024 ha trovato la macchina rigata. Sai cosa c’era scritto? Jalisse“.

Ad maiora, se ne ricava ma, lo dicevamo, non si tratta dei soli nomi illustri. Al Bano, ad esempio, sperava di tornare, a sette anni dall’ultima partecipazione. Sarebbe stata la sedicesima, nel conto totale che, guarda caso, sarebbe venuta a coincidere con i quarant’anni dalla vittoria – l’unica – del 1984, con Ci sarà.

Delusione anche per Arisa, che più volte ha manifestato il dispiacere per la mancata convocazione: “Sono due anni che Amadeus non mi prende a Sanremo”, si era sfogata lo scorso febbraio, coach – allora – ad Amici.

Il direttore artistico l’ha lasciata fuori a malincuore, in contemporanea con Malika Ayane, Marcella Bella, Patty Pravo, Bresh, gli Zero Assoluto (che si erano presentati con un brano scritto da Franco126) e Alan Sorrenti – questo sì sarebbe stato un ritorno inaspettato – in coppia con i Calibro 35.

Esclusa anche Alexia, con il suo “manifesto femminista. Mi rivolgo alle donne: parlo di orgoglio e di autodeterminazione“, aveva annunciato. Lo farà, evidentemente, in altra sede…

Tornando ai Jalisse, un po’ di tenerezza la suscitano. Le hanno tentate proprio tutte, del resto; compresa la partecipazione all’Isola dove, speranzosi e sognanti, sotto il Sole cocente e alle prese con i mosquitos e con la fame, si prefiguravano già un futuro ‘altro’. E invece no. Anche stavolta hanno ricevuto un forfait. Nulla di fatto e un po’ ci dispiace perché, alla stregua di Cavallo Pazzo, sono un po’ entrati a far parte della mitologia di Sanremo. Sorta di leggende metropolitane – battezziamoli pure soci onorari – di uno spettacolo che – stranezza della sorte – fa più share se li lascia in attesa, fuori dalla porta, anziché aprire e in un moto di umana comprensione, concedergli di entrare.

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