Dieta dei biotipi: spinta di equilibrio ed energia

Dieta dei biotipi: spinta di equilibrio ed energia

Perdere qualche chilo. In genere è questo che si cerca, nel voler intraprendere una dieta, ma anche il voler recuperare energia, sentirsi in equilibrio, ridare sprint al metabolismo. Siamo in tanti a desiderare di raggiungere uno o più obiettivi, spesso nel minor tempo possibile.

A suggerirci quali strategie seguire, come sovente accade, intervengono gli esperti che, attraverso studi e sperimentazioni, sono riusciti a formulare vere e proprie diete reset, atte ad assolvere, nello specifico, alle necessità di ciascuno.

Regimi alimentari, basati su regole pratiche e pensati per i diversi biotipi, secondo le personali caratteristiche. Dunque, a ciascuno il proprio menù settimanale, ma anche il rispettivo reset, che, in genere, dura “da un minimo di una settimana a un massimo di uno-due mesi“.

Lo scopo è ridurre l’infiammazione cronica silente; ridurre gli effetti dello stress cronico; rimuovere le tossine; sbloccare il metabolismo inceppato. Curare anche il microbiota, riattivare il metabolismo. E ancora. Rimuovere gli ostacoli al benessere e al dimagrimento, rimuovere le tossine. Riparare i tessuti danneggiati e i processi di escrezione. Rigenerare le cellule, aumentare l’energia vitale e la forza“. Pertanto, per chi soffre di insonnia – ad esempio – si fa rimando al reset surrenalico. Ma si parla, anche, di tiroideo, estrogenico, viscerale, il celebrale, il bilioso, il sanguigno, il linfatico…

Se sei un surrenalico, potresti essere adrenalinico, cortisolico o esaurito. I tuoi surreni –  le due ghiandole endocrine situate sul polo superiore dei reni – sono sovrastimolati e stressati, hanno bisogno di relax e calma“, questa l’anamnesi.

Il reset surrenalico dura da un minimo di una settimana a uno due mesi, a seconda del grado di affaticamento. Il surrenalico ha continue crisi energetiche… Consuma velocemente lo zucchero ed è continuamente affamato di cibi ricchi di carboidrati semplici. Il corpo deve imparare a controllare la glicemia, a ridurre le scariche di adrenalina, a produrre meno cortisolo… a stoccare meno grasso e a bruciarne di più. All’inizio, potrà sembrare di mangiare molto di più del normale (o molto meno, in base alle abitudini) e si noterà immediatamente che i muscoli diventeranno più forti e tonici“. Motivo per cui una bilancia casalinga potrebbe registrare un aumento di peso. “Non bisogna preoccuparsi – tuttavia – si sta riparando il corpo, che diventerà più abile a bruciare grasso“.

Potrà sembrare inusuale, ma è prevista verdura anche a colazione, fondamentale per fornire fibre, favorire il transito intestinale e rallentare l’assorbimento dei carboidrati, regalando un’energia più stabile. I cibi indispensabili? Asparagi, broccoletti, broccoli, cavolfiore e cavolo. In quanto alla frutta: limoni, mandarini, mela verde e rossa, mirtilli, mirtillo rosso. Sì all’inserimento di proteine, ma ben selezionate: carne bianca biologica, carne rossa biologica e allevata al pascolo (no insaccati, no affettati con nitriti), ceci decorticati. In quanto ai grassi, spazio ad avocado, frutta oleosa (eccetto le arachidi), olio di cocco, olio extravergine d’oliva. Carboidrati? Certo, se si tratta di avena, patate, ceci decorticati, lenticchie.

Occorre scegliere almeno 5 cibi indispensabili ogni giorno e consumarli, distribuendoli nei pasti. Evitare caffè, bevande stimolanti, succhi di frutta, formaggi freschi e fermentati, vino, birra.

Ulteriori boosts:
  • Dormire almeno 8 ore
  • Fare colazione, entro 30 minuti dal risveglio
  • Bere tra i 2 e i 3,5 litri di liquidi (acqua, tisane, brodo)
  • Fare 5 minuti di esercizi di respirazione e almeno 15 minuti di attività fisica al giorno
  • Massaggiare il dorso dei piedi prima di dormire (attiva il drenaggio linfatico)
  • Utilizzare gli oli essenziali, per rilassarsi e per accelerare il metabolismo
  • Spegnere il cellulare dopo le 22 e tenerlo lontano dalla testa (almeno due metri) e non addormentarsi con la tv accesa

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