Open House: formula della Capitale rivolta ai più curiosi…
Roma, ricovero per eccellenze. Tessitura di un ampio e composito ritratto, ripartito tra arte, archeologia, natura, architettura, design. E ciascuno, a piacimento, può scegliere come comporre le tessere di un mosaico, tutto da scoprire.
Un evento, insomma, quello previsto, nella Capitale, dal 6 al 14 aprile. XII edizione di Open House, opportunità ineguagliabile, per introdursi negli angoli poco noti o negli anfratti meno frequentati della città. Si parla, insomma, di design e architettura: “In questi anni, abbiamo aperto oltre 800 edifici e organizzato circa 300 mila visite guidate, registrando in media, ogni anno, 30.000 visitatori. Roma, in quei giorni, diventerà un vero e proprio palcoscenico, che consentirà di viaggiare nella storia e nell’arte“.
Teatro en plein air pronto, predisposto ad offrire i suoi tesori a chi è curioso di conoscerli. Circostanza, promossa da Open City Roma APS e diretta, in questo 2024, da Laura Calderoni.
A ‘esibirsi’, per l’occasione, oltre 200 edifici e spazi, 40 tour tematici e 50 ‘accadimenti’ speciali. Un percorso ricchissimo, adatto ai più curiosi, in cui circa il 70% dei luoghi in esame non è normalmente accessibile al pubblico.
Si parte, dunque, secondo quanto prevede l’itinerario, dalla città sotterranea, scendendo nell’ipogeo di via Livenza. L’edificio, decorato da magnifici affreschi, costituisce tuttora un incognita per gli archeologi: battistero o ninfeo, o forse luogo di culto di una setta misterica.
Da qui, si prosegue in direzione del Rettorato di Roma Tre, progettato da Mario Cucinella – all’interno del programma di riqualificazione urbana dell’area Ostiense-Marconi-Garbatella – secondo i principi di sostenibilità ambientale. Concetto, che ne contempera, nel contempo, altri due, vale a dire inclusività e accessibilità. A tal proposito, l’Accademia di Belle Arti di Via Ripetta prospetta visite riservate ai non vedenti, non udenti e/o con disturbi dello spettro autistico.
Effettuabili, su richiesta, anche tour esclusivi. Attraverso gli edifici dell’Eur: La città che visse due volte, oppure seguendo gli Itinerari dell’acqua promossi da Tevereterno, che si snoderanno dal giardino della Fontana dell’Acqua Paola, fino a Piazza Tevere. Tra fontane e ruscelli, si giunge, così, presso il Giardino delle Cascate, sempre all’Eur. Realizzato nel 1961 su progetto dall’architetto paesaggista Raffaele De Vico e riaperto nel 2017, si distingue per le scogliere e le pietre naturali, con salti e getti d’acqua.
Programma che, ovviamente, non può non tenere conto delle esigenze dei più piccoli. Sono stati pensati, al riguardo, una serie di appuntamenti per le famiglie, come il workshop, in forma di tragitto, lungo la pista ciclopedonale dell’Aniene, in cui i bambini potranno disegnare e dipingere dal vero.
Un lab in lingua inglese si rivolge, inoltre, agli archeologi in erba, desiderosi di esplorare i monumenti antichi nel parco di Colle Oppio.
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