Castagne? Sì, grazie!
Il cibo, per elezione, dell’autunno. Peraltro, buonissime e multitasking, adatte ad una quantità inimmaginabile di ricette. Le castagne, un tempo considerate alimento per gente umile, rappresentano, in giorni più recenti, l’eccellenza del nostro territorio.
Il periodo più congeniale alla racconta? A partire da fine ottobre, se desiderate il meglio. Numerose, a tal proposito, le varietà IGP e DOP: ben 12, da utilizzare, in cucina, nei modi più disparati.
L’intenzione è di preparare un dolce? Ricordatevi, allora, prima, di cuocerle. Lessate in acqua, se intendete ricavare una polpa tenera; al microonde o, magari, tramite la friggitrice ad aria, qualora le preferiate croccanti e saporite…
Partiamo, dunque, dalla Marmellata
Invitante e assai semplice da preparare, spalmata sul pane o come base, per arricchire dolci e crostate.
Se questa è l’idea, dopo aver lavato e inciso le castagne, fatele bollire in acqua salata, per circa 30 minuti. Scolatele, sbucciatele e frullatele. Ponete la crema in pentola e fatela cuocere una seconda volta (occorreranno, più o meno, altri 30 minuti), con l’aggiunta di zucchero e poca acqua. Terminate con una goccia di rum, che dona frizzantezza e sapore al composto. Conservate, quindi, in dispensa, nei vasetti sterilizzati. Se pastorizzati, possono durare anche fino a 12 mesi.
E, se si trattasse di una Torta?
Meglio procedere, in tal caso, adoperando la farina, anziché il frutto: un composto dal colore bruno e dal profumo riconoscibile, ottenuto tramite essiccazione.
Il risultato, se ben eseguito, è garanzia di una preparazione saporita, umida ed estremamente aromatica, golosamente arricchita dalla presenza del cacao. Dall’esecuzione veloce, basta unire uova, zucchero e farina setacciata e mescolare con una frusta, per ottenere un composto privo di grumi. Lievito, cacao – appunto – e qualche altra piccola accortezza faranno il resto, ricordandovi di lasciar cuocere per 40 minuti, in forno, a 180°.
Una vera leccornia, la Crema di castagne, persino più goduriosa della ‘famosissima’ alle nocciole.
Dopo aver lavato, lessato e sbucciato le castagne, sbriciolatele. In una pentola, create uno sciroppo unendo acqua e zucchero. Una volta pronto, unite le castagne. Fate cuocere per 40 minuti; poi, aggiungete il cioccolato e gli aromi che desiderate.
Sul pane, per farcire forte, con panna… adoperatela, comunque, a cucchiaiate!
Non solo di dolci si tratta… parliamo, allora, di Gnocchi
Partiamo, allargando le patate schiacciate su un piano da lavoro. Uniamo le diverse farine (00 e castagne) utili alla ricetta e l’uovo. Quindi, impastiamo, fin quando otterremo un preparato compatto. Una volta porzionato andrà ridotto a cilindri e tagliato a tocchetti, da passare, poi, volendo, nel rigagnocchi.
Il condimento ideale? Burro e salvia e si è sicuri di non sbagliare.
Zuppa di castagne e, immediatamente, si fa largo l’idea di comfort food
Apoteosi d’autunno, dal momento che vede assieme nocciole, castagne e funghi, ideale per riscaldare le serate in cui il clima è più fresco.
Ricetta 100% veg, è nutriente, di sostanza e non tradisce – come in genere è per i grandi classici – le aspettative. Iniziate, facendo appassire la carota e lo scalogno in pentola, con un goccio di olio d’oliva. Unite, quindi, i funghi e le castagne già cotte e coprite con il brodo. Lasciate cuocere per circa 30 minuti, aggiungendo gradualmente il brodo caldo, a mestolate. Affinché il composto risulti cremoso e vellutato, frullate. Tuttavia, se desiderate un effetto rustico, saltate il passaggio. Impiattate, infine, completando con una spolverata di nocciole tritate.
Un’antica leggenda riguarda, invece, le Castagne del prete
Si narra, infatti, che l’asinello stanco appartenente ad un monaco facesse cadere, durante il trasporto, il suo carico di castagne e vino.
Disperato, il religioso – una volta giunto a casa – fece asciugare le castagne che, tuttavia, erano compromesse. Non poteva, però, immaginarne il nuovo sapore, talmente buono da rendere la ricetta un immancabile punto di riferimento per il Natale, in specie nella provincia di Avellino. Le castagne vengono prima cotte e, poi, fatte seccare in forno. Un volta indurite, occorre lasciar reidratare in acqua e vino per almeno 7 giorni, prima di consumarle. Ottime da servire come fine pasto, insieme al caffè.
Biscotti con farina di castagne, infine, per una colazione che si rispetti e non solo…
Senza glutine e perfetti per chi soffre di celiachia, la loro preparazione assomiglia moltissimo a quella di una semplice frolla. Una volta cotti, si mantengono per oltre una settimana, in una scatola di latta.
Un capitolo a parte richiede, poi, l’argomento conservazione. Al di là del fatto che si possono congelare, c’è chi le inserisce nel freezer fresche e chi preferisce farlo, solo dopo cotte. Nel primo caso, dopo averle lavate, spazzolate con cura e asciugate, incidetele nella parte panciuta e riponetele – appunto – in freezer, all’interno di un apposito sacchetto. Riescono a conservarsi, fino a 12 mesi.
Efficace, anche il metodo della curatura in acqua. Lasciate le castagne (pulite e con la buccia) a bagno, in una bacinella capiente, per 4 giorni. Successivamente, lasciatele asciugare per 2/4 giorni all’aria, non – però – sotto il Sole diretto. Riponetele, a questo punto, in sacchi di juta per circa 3 mesi, in un luogo fresco e a sciutto.
Per finire, l’essiccazione. All’aperto, stendetele su grate rialzate dal pavimento, esposte al Sole. Rimescolate 2 volte al giorno, per circa 6 settimane, finché il frutto si disidrati.
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