Bidet: nostro Signore del bagno!
Storie di… bidet! Sì, avete capito bene. Il bene voluttuario in questione, tutto sommato, non è poi tale, vista la forte richiesta, specialmente tra gli acquirenti Italiani. Insomma, lo si dà per scontato, eppure non deve assolutamente mancare in un bagno che si rispetti, meglio ancora se finestrato.
Grande assente nei discorsi in cui si parla di cambio casa ma indispensabile come elemento d’arredo, nel momento in cui si cerca completezza. Talmente umile, da non meritare neppure una foto che gli renda giustizia, protagonista – anche solo per una volta – unico, ma sempre – come dire – accompagnato… Già, ma, in un mondo che si preoccupa sempre di più di pulizia, di salute, di igiene il Lui in esame non è certo privo di argomenti.
Stiloso, ad oggi, come si addice alla news generation dei complementi di un’abitare moderno e al passo con i tempi. Nato… in Francia, nel bel mezzo del lusso sfrenato, per essere accolto, alfine, qui nella Penisola, adottato, dopo numerose vicissitudini. Fatto sta, è ancora in auge dal XVII secolo, quando – in legno e con tanto di gambe – cominciò a farsi notare nei raffinati salotti aristocratici, in un’epoca in cui lavarsi era considerato quanto meno sospetto.
Feticcio del Seicento, periodo in cui parrucche incipriate e profumi intensi coprivano, per disciplina, gli odori molesti, emanati per via dei rarissimi lavaggi. Ci si sfiorava il volto con un fazzoletto umido, per capirci; mentre l’acqua era considerata ‘il male’. Questo il contesto, che vide il debutto del Cavallino – secondo il nome letterale – pronto a concedere un riverbero di freschezza laddove, forse, seppur necessario, non era proprio gradito. Scarso, difatti, si rivelò il successo dell’idea, guadagnandosi spazio soprattutto nei bordelli d’Oltralpe, dove le ragazze lo usavano per rinfrescarsi, in successione ai numerosi incontri amorosi.
Assurto, addirittura, secondo alcuni – i più audaci o solo imprudenti – al ruolo di metodo contraccettivo, dispositivo troppo intimo per essere accolto nelle case rispettabili; perfetto – al contrario – per i luoghi in cui la moralità era di gran lunga più flessibile.
Considerato alla stregua di un emissario del Demonio nei paesi protestanti: Germania, Regno Unito e Stati Uniti, la sua vera strada la trovò, come dicevamo, appena attraversate le Alpi. La prima ad averne pretesa fu Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, sovrana di Napoli, che decise di farne allestire uno nella nella Reggia di Caserta, dove ancora primeggia, per il piacere dei visitatori. Bisognerà, tuttavia, attendere il compiersi della Seconda Guerra Mondiale, per assistere alla sua diffusione.
Anni e anni di dura gavetta, sfociati in una conferma perentoria. Simbolo, l’accessorio, di un’Italia, sinonimo di pulizia. Presenza indispensabile nel nostro bagno. Super richiesto anche da chi, d’abitudine, non ne ha la consuetudine.
Consapevoli di un’indole a ‘fare la differenza’ i designer attuali, che dedicano alla faccenda attenzione sempre più ampia. Intere linee di sanitari, dalle forme e dalle proporzioni armoniose; un tempo installato a terra, in verità, sempre più spesso sospeso, leggero, discreto. Obbligatorio per legge – pensate – dal 1975: “Per ciascun alloggio, almeno una stanza da bagno deve essere dotata dei seguenti impianti igienici: vaso, bidet, vasca da bagno o doccia, lavabo“. Preferito, da tutti, benché eliminarlo significhi, per molti, guadagnare preziosi centimetri di spazio. Utile, a quanto garantiscono gli esperti, persino dal punto di vista estetico. Dall’uso così radicato – qui da Noi – che, per indicare una persona incivile, si diceva che lo usasse ‘per piantarci il basilico‘.
“La cosa più interessante, per un architetto è progettare questo oggetto… l’aspetto fondamentale è creare un elemento che abbia la stessa dignità estetica del resto del bagno. In sostanza, è una struttura che contiene acqua, il che rende la sua progettazione non banale“. Voce, questa, degli esperti che, abbracciando la filosofia del Brancusi, sono tuttora pronti a sostenere che “La semplicità è la complessità risolta“.
“Nonostante le nuove soluzioni a getto, in Italia il bidet resta un elemento imprescindibile“, fanno anche sapere. Ancora, un bagno che ne fosse privo perderebbe di senso. “Certo, oggi potremmo tranquillamente eleggerlo paladino d’Italia, insieme alla pasta e alla pizza!”
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